Regali di Natale? Esiste un Galateo apposito anche per loro
Tempo di Natale. Tempo – pure – di decorazioni, luci, albero… e regali. Tanti doni, da consegnare a chi ci va a genio, alle persone care, a chi intendiamo sorprendere e non solo. Ebbene, anche per quanto riguarda i regali e i biglietti di auguri esistono ‘maniere’ studiate apposta. Un’etichetta da non trascurare, se non si vuole rischiare di fare brutta figura.
Comandamenti del nuovo millennio, ideati per risultare al passo con i tempi ma mai sgarbati o fuori luogo. Piccoli gesti, in generale, che, tuttavia, riescono a fare la differenza…
Partiamo, allora, prima di darsi allo shopping sfrenato, da un sano momento di meditazione. I minuti che occorrono, in breve, per stendere una lista dei fortunati destinatari. Conviene pensare, in tal senso, se è preferibile salvare le apparenze e includere ‘proprio tutti’ o se non, piuttosto, sia meglio operare una rapida ed efficace selezione, al bando l’ipocrisia. A tal proposito, diciamo subito che, di norma, un pensiero, anche piccolo, dovrebbe venire riservato a chiunque, simpatici o antipatici, con i quali si intrattenga un rapporto abituale di frequentazione, oltre – ovviamente – agli affetti.
Il secondo step consiste, poi, nello stabilire il budget di riferimento. Una volta determinata la cifra, sarà assai più semplice capire come muoversi. Terzo intendimento, abbinare ad ogni nome il suo dono. E’ buona regola, difatti, evitare scelte standardizzate, banali o simili tra loro. Mai ripetersi, insomma. Ciò nonostante, i grandi classici o quelli che vengono considerati tali, dalle candele profumate ai libri, alle bottiglie pregiate, ai fiori, come pure segnalibri, creme, biscotti e leccornie varie sono sempre ben accetti, se riservati a coloro con i quali si ha scarsa confidenza.
Internet può certamente venire d’aiuto, se si è in cerca di idee. Più difficile se l’indirizzato possiede già tutto. Al buon gusto va, pertanto, aggiunto un dovizioso carico di fantasia. Una bella intuizione potrebbe essere quella di puntare su qualcosa di personalizzato: un indumento, un accessorio per la casa con sopra il nome (o con tanto di iniziali). Utili e originali, anche i presenti che consentono di porre i semi di alcune piante, nei posti più disparati del mondo. Esistono persino siti in cui viene spiegato come acquistare una Stella personalizzata e così via. Il biglietto per un concerto o uno spettacolo teatrale, se si è in confidenza, andrà altrettanto bene.
Altro punto fondamentale: le spese fanno fatte non ragionando su quel che piace a livello personale, bensì su quanto sia atto a strappare un sorriso a chi lo riceverà. Spesso, oltretutto, non occorrono grandi cose: la pet lover potrebbe gioire con una tazza a forma di cucciolo; la beauty addicted con una maschera viso; la mamma freddolosa con una sciarpa…
Meglio ancora, se i regali sono ‘fatti in casa‘, frutto di un pensiero attento e dedicato. Sapere che una persona si è presa la briga di preparare qualcosa di speciale esclusivamente al proprio indirizzo fa sentire unici e amati. Via libera, quindi, a marmellate, maglioni, torte, composizioni, liquori, biscotti e tutto quel che suggerisce il personale estro creativo.
Se, poi, ci si chiede se si debba per forza contraccambiare, la risposta, con buona pace di molti, è no. Non è strettamente necessario. Vero che ci si immerge in un periodo in cui non si fa altro che scambiarsi omaggi, ma non esistono abitudini fisse, in merito. Per evitare di sentirsi a disagio o in imbarazzo, conviene comunque tenere da parte una carta di riserva. Tazze natalizie, cioccolatini, dolci… da donare in segno di ringraziamento, anche all’ultimo minuto. Del resto, conta il pensiero, no?
Ennesima osservazione: non esistono solo gli oggetti. Corsi di cucina, lezioni di inglese, massaggi, consulenze di armocromia, servizio di personal shopper… in sintesi, esperienze, potrebbero dimostrarsi altrettanto valide, se non addirittura di più. Anche biglietti di ingresso a musei e parchi tematici o divertimento, spettacoli teatrali, cinema… sono ottime opzioni, da non trascurare.
Riciclare, sostengono in molti, non è elegante. Ciò non di meno, qualora ci fossero capi di abbigliamento, oggetti, libri, creme, accessori, suppellettili… mai utilizzati, si può tranquillamente riproporli, a patto di non derogare al criterio dei regali su misura. Un modo, in contemporanea, per praticare il decluttering, senza cadere nel ridicolo. Certo, l’articolo deve essersi mantenuto nuovo di zecca; non personalizzato; né fatto a mano da chi ce lo ha donato. Inoltre, è fondamentale accertarsi di aver rimosso qualsiasi traccia del precedente proprietario (bigliettini, carte o simili). Del resto, quella del riciclo è una vera e propria arte…
Carino sarebbe anche stabilire un budget uguale per tutti, oppure decidere di riservare pensieri solo ai più piccoli o, ancora, privilegiare i regali solidali e quelli acquistati nei negozi di quartiere. A Km 0, per intenderci. Non meno di valore è quel che si scrive o quel che si invia via posta elettronica, foto o quant’altro. Le e-cards, d’altronde, non implicano solo un risparmio di tempo e denaro, ma costituiscono anche un modo per tutelare l’ambiente, riducendo l’uso della carta e limitando l’emissione di gas inquinanti, durante il trasporto. Esistono cartoline elettroniche a tema deliziose, fornite, alcune, anche di musica natalizia o di una simpatica animazione.
Usare il web anche per spedire gli inviti per una cena o una festa risulterà pratico e immediato e darà la possibilità agli ospiti di rispondere altrettanto velocemente, senza dover necessariamente alzare la cornetta del telefono. Il che, non vuol dire che non si possa o non si debba chiamare…
Se qualcuno propone un brindisi e si è astemi, si può comunque sollevare il bicchiere, indipendentemente dal contenuto? Certo. Ognuno, per di più, può proporre il suo augurio, nel quale sarebbe carino ringraziare i padroni di casa. Per il resto, far tintinnare i bicchieri è divertente ma facoltativo e non viene mai fatto, in occasione di eventi formali.
Quando si è invitati, non presentarsi a mani vuote è pressoché d’obbligo. Ciò premesso, se si è stufi della solita bottiglia di vino, si può spaziare tra tantissime alternative, soprattutto se si conosce bene chi ci invita. Olio di oliva pregiato per chi ama cucinare, ad esempio, oppure un set di semi di erbe aromatiche per chi ha il pollice verde. Insomma le cellule grigie sono lì apposta per mettersi al lavoro e produrre.
Non sempre, poi, conviene postare le foto di un incontro, taggando chi l’ha organizzato. Bisogna sempre ricordarsi, in certe circostanze e a beneficio di tutti, di rimanere discreti. Se proprio si vuole ringraziare per la bella serata si può mandare una mail individuale o, eventualmente, un messaggio privato tramite il social network. Verrà apprezzata la cortesia, scongiurando la troppa pubblicità.
Ultima notazione: non tutti festeggiano il Natale. In più, capita, di questi tempi, di imbattersi in persone appartenenti a una diversa religione, per cui limitarsi ad augurare Buone Feste non offenderà nessuno e lascerà un senso di benessere e positività – in ogni caso – in coloro che incontriamo.
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