Diario di A.

Diario di A.

ATTO IX: “Sotto l’Albero… Montecristo

Stavolta va così, nel senso che – come si suol dire – ‘me la canto e me la suono‘. Mi racconto una favola, o meglio, mi invio una lettera. Il nuovo singolo di Lorenzo è uscito da così poco ma come non notarne, nell’immediato, il contenuto – che suona tanto di messaggio in bottiglia – rivolto a chiunque voglia, o riesca a trovarlo… Così, facciamo finta. Mettiamo il caso che Io stessa sia una una piccola naufraga e mi ritrovi, all’improvviso, su una spiaggia. Una sopravvissuta…

Buffo, perché, se appena mi volto indietro con la memoria, ritrovo esattamente questo. Me, intenta ad ammassare sdraio sulla battigia; ad armeggiare con asciugamani, secchiello, paletta e quel che serve, nel tentativo si ‘sopravvivere’ – pizzetta rossa alla mano – ad un immaginario nubifragio.

Io, a giocare da sola oppure in compagnia, per ore, ininterrottamente. A fingere di essere, non sapendo di esserlo, o non immaginando che lo sarei diventata. Cosa? Una, che non ha niente da perdere. Una, con un bagaglio di esperienze a carico, spesso pesanti ma che, non per questo, ha ceduto. Una reduce di guerra. Un soldato ferito, ferito, ferito, ferito…

Sono Montecristo, assetato di rivalsa (non di vendetta. Quella mai… non mi sta bene addosso. Tutto qui!)

Una che i nemici, quelli veri, i presunti, persino i possibili… ha cercato di ammansirli. Ha tentato di trasformare i lupi in agnelli e, qualche volta, magicamente, c’è persino riuscita. Una che ha corso, marce tutte tirate; ne ha scavate e ricavate addirittura di nuove, pur di mantenersi in pista.

Oggi, le ossa sono spaccate, disintegrate dalla fatica. Oggi, la carne è consumata, lesa dagli squarci che l’hanno via via mangiata. Eppure… eppure quel buio che affonda sotto le ciglia non riesce ancora a spegnare la luce di una volontà feroce di vivere e far vivere questo cuore, logoro e sgangherato.

Proprio come deve essere accaduto agli occhi di Lorenzo…

Non è più lo stesso e lo penso non tanto per ciò che racconta, ma per il suono stesso della sua musica che – a ben guardare – si è fatta adulta. I suoni sofisticati, ricercati… Le parole non poggiano a terra, fateci caso. La penna svolazza, leggera, sulle note ma, intanto, incide un solco profondo. Ritratto di una sofferenza che, con tutta evidenza, non si insegna ma, se la si individua, la si riconosce nell’immediato.

Si cambia? No. Sono convinta che, nella vita, non si cambi. No si possa cambiare. Di più… non si debba. Rivendico, allora, il mio conservarmi unica. Sottile e sensibile al limite del dolore. Rivendico la mia propensione a sognare. Il coraggio di guardare le cose – e le persone – per ciò che sono. Ribadisco lo scintillio del mio guardare oltre. La lungimiranza e quel tanto di preveggenza che è tipico di noi, piccole streghe, capaci di immaginare al di là della realtà, mantenendoci appese, tuttavia, al senso del vero.

Io. Non avere paura, allora, A. Non credere a chi tenta di rallentare i battiti del tuo cuore che, negli anni, continua a conservarsi immenso e generoso. Continua a giocare su quella spiaggia, bagnata e insudiciata di sabbia ma con il sorriso spalancato e teso verso quel Sole caldo che ti avvolgeva, ieri, proprio come quando accade, subito dopo una notte di tempesta.

Non è la prima. Non è la seconda, né la terza occasione d’uragano ma Tu rimani salda, bambina mia. Ancorata a quella tua palafitta, con le energie di una bimba carica di desideri e aspettative. Intatta, ancora. Intonsa da un male che, ai tempi, non ti aveva neppure sfiorata. Sii felice e fiera, tesoro, di essere.

E portati. Portati al mondo, pura come sai mostrarti. Sempre. Prosegui, non giudicando. Percorri un passo alla volta, dritta, risoluta. Ritmo deciso e non piegare il capo. Mento alto, spalle dritte, gambe salde… e lascia che il vento ti accarezzi. Scopriti nuova, ogni giorno che ti attende ma non dimenticare. Non scordarti, Angela, di chi sei. E difendilo.

Vi aspetto. Attendo i vostri consigli, i commenti, gli sfoghi, o tutto quel che vi attraversa la mente. E’ un portfolio di idee e riflessioni questo e quel che se ne ricava – ne sono convinta – può rivelarsi in ogni caso utile, non soltanto per me…

Scrivetemi! Scrivete a Diario di A.evamielefederica@gmail.com Sarà un piacere ascoltarvi, rispondervi, confrontarci insieme…

ATTO I: “Le suggestioni

ATTO II: “Le decisioni

ATTO III: “Innamorata di me

ATTO IV: “Difficoltà

ATTO V: “Volere volare…”

ATTO VI: “Come quando fuori piove

ATTO VII: “Cogli l’attimo!

ATTO VIII: “Irresistibile, come il cioccolato“