Ricci o lisci, i capelli adesso li portiamo così…
Esattamente come nuvole, emblema di vitalità, esuberanza; talvolta, di un tipo di bellezza indomito, poco avvezza all’ordine e, per questo, dalle enormi suggestioni. D’altronde, dalle sculture classiche alla pittura rinascimentale, dalle tele preraffaellite alle visioni più audaci dell’arte contemporanea, la fecondità delle chiome è stata rappresentata e plasmata come espressione del divino ma anche come segno di passione e mistero.

Nell’Antica Grecia, ad esempio, i boccoli venivano direttamente ricavati dalla pietra. Analogamente, nel Rinascimento, Botticelli faceva ‘nascere’ la sua Venere dalle onde dorate, che si attorcigliano come flutti marini intorno al suo corpo. Dal canto suo, Leonardo, ossessionato dal moto spiraliforme della Natura, studiava con minuzia la dimensione riccia del capello.
Con il Romanticismo, la capigliatura guadagnava peso. Le eroine di Delacroix e Hayez, i profili ribelli dei poeti maledetti, i ritratti languidi di Rossetti e Burne-Jones non facevano che riflettere lo spirito tormentato del tempo. Nel Novecento, la pittura espressionista e la fotografia la elevavano, addirittura, a cifra stilistica, elemento di riconoscibilità e affermazione identitaria.

In questa sorta di celebrazione, perfettamente si va ad inserire la tendenza dei Cloud Curls. Onde vaporose e leggere, che reinterpretano la testa in chiave soffice e sognante. Visione aggiornata e contemporanea di ricci non più definiti; bensì spontanei, nella resa e leggeri.
Volontà, che si realizza tramite – per cominciare – l’uso di una mousse volumizzante e dalla consistenza impalpabile. Subito dopo il lavaggio, applicare una piccola quantità di prodotto sui capelli ancora umidi, distribuendolo con le dita o con un pettine a denti larghi. Asciugare, poi, con un diffusore a bassa velocità e a temperatura moderata, evitando così l’effetto crespo.

Diversa – quasi opposta – la scelta, invece, del Turtleneck tuck bob, taglio sofisticato per sua stessa indole e pratico. Il bob, nel caso in analisi, si posiziona appena sopra le spalle. E’ strutturato e netto, ideale per essere infilato in maglioni a collo alto o giacche, durante le giornate ventose. La chiave per un risultato di successo? La finitura, liscia. Bene è, dunque, iniziare con un protettore termico, per prevenire danni e utilizzare una spazzola rotonda e un phon, per asciugare i capelli direzionandoli in basso.
L’utilizzo, infine, di una piastra per capelli su piccole sezioni non farà che accentuare la risoluzione netta del taglio; mentre la brillantezza è delegata alla struttura intrinseca nel bob. Un siero leggero o uno spray lucido si propongono come valore aggiunto, per un aspetto sano. Per capelli ribelli, la soluzione è racchiusa in un pizzico di gel. Altrettanto importanti, una serie di discreti ritocchi a breve termine. Una regolare ‘revisione’, ogni sei-otto settimane.
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