I cibi ‘magici’ dalle calorie negative

Come una ‘bacchetta magica’. Una panacea, per chi sogna di rimettersi in forma, senza dover seguire eccessivi sacrifici. Per quanti, alla parola rinuncia, rabbrividiscono… la risposta risiede nei ‘Cibi a calorie negative’. Quelli così chiamati poiché, per essere digeriti, richiedono più calorie di quante ne posseggano. Alimenti dall’apporto glicemico irrisorio e dall’enorme quantità, di contro, di fibre. Se si tratta di dieta, ma anche di un ‘regime alimentare’ composto, beh, ci si avvicina di molto alla combinazione vincente.

Nutrirsi in maniera equilibrata, il segreto è tutto qui. Non rinunciare a pasti che prevedano, nel proprio menù, frutta, verdura, fibre, legumi e cereali. Bando agli spuntini ‘oltre tempo massimo’.

“Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo“, suggeriva Ippocrate. Lo ribadisce e lo sottoscrive il più moderno concetto di approccio alla tavola. Accendiamo i sensi, tutti, e giochiamo con un momento che deve rimanere ‘bello’ esattamente per quel che è, ma consapevoli di quel che stiamo introducendo nel nostro organismo e di quali saranno, nel bene e nel male, le conseguenze che ne deriveranno.

E, starno ma vero, mangiar bene corrisponde, quasi sempre, a farsi del bene.

Come stabilire, allora, cosa sì e cosa no…? Puntiamo tutto sulle fibre. L’obiettivo è accelerare la produzione di enzimi digestivi, spingendo il corpo a consumare più calorie di quante ne abbia assunte.

LA TABELLA

Anguria, cetriolo, ma anche barbabietole, indivia, asparagi… sono numerosi gli alimenti, da associare alle ricette di tutti i giorni, capaci di stimolare il sistema metabolico. Introdotti con coscienza, ancor meglio se secondo la stagionalità e coadiuvati dalle spezie, in questo senso vera marcia in più, costituiscono un toccasana per la salute.

Di seguito, l’elenco dei cibi ‘bruciagrassi’. Per ognuno di essi le calorie necessarie al processo digestivo sono superiori alla quantità assunta:

Il consiglio è di lanciare una sorta di scommessa, tutta personale, in cui si dica, se non addio, almeno arrivederci al junk food per rivolgersi, anche solo per un po’, in direzione del reparto frutta e verdura. Da abbinare, sia chiaro, queste ultime, con l’adeguata dose di proteine, carboidrati e quant’altro sia necessario ad un esercizio sano dell’avvicinarsi alle pietanze.

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