John Elkann e quelle sue previsioni, niente affatto scontate
Così parlò John. Come John chi? Niente di meno che l’erede Elkann, Presidente del Gruppo Fiat Chrysler Automobiles. Al Nikkei Global Management Forum, il Numero Uno di FCA ha detto la sua, in fatto di motori.
E ha completamente ribaltato la situazione. Il sovraintendente – tra l’altro – della holding Europea Exor, che già investe ed è destinata a patrocinare anche il nuovo progetto Stellantis, così commenta le sorti del comparto automobilistico. Nonostante la forte incertezza, dovuta alla pandemia – spiega orgoglioso – per il settore si tratta comunque di un momento florido. “Se vuoi investire nel futuro, impiegare i capitali nell’industria automobilistica sarà gratificante, per ogni stakeholder“. Diciamo pure che, combacia, questo, con un periodo in cui la messa in discussione finisce per coincidere con la voglia di sperimentare. “Ci sono molte eccitanti novità in materia di connettività, autonomia e sicurezza“. Va nel dettaglio, John, e aggiunge che lottare per la neutralità del carbonio “ha molte implicazioni, non solo sul propulsore, ma anche sul modo in cui costruiamo un’auto e su come è fatta“.
Riguardo, poi, alla fusione tra FCA e PSA, Elkann ha spiegato che la nuova Società mira alla vetta, per quanto riguarda la vendita di veicoli: “Siamo assolutamente convinti che le dimensioni che avremo ci consentiranno di essere competitivi“.
L’unione fa la forza e, in effetti, è proprio così. Riduzione dei costi sugli investimenti e risparmio di circa 5 miliardi di euro, grazie alle sinergie annuali, sono solo alcuni tra i vantaggi in previsione. Del resto, lo sa bene il Delfino del Lingotto: “non esiste una formula magica” per ‘il lungo corso’. Cavalcare la fortuna è tosta, e ogni generazione – ha concluso – dovrebbe percepire “Lo stesso desiderio di andare avanti e assicurarsi di voler scrivere un nuovo capitolo“.
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