Ristori Ter e, forse, si rifiata
2 miliardi di euro. Quelli messi a sostegno, dal consiglio dei Ministri, dei cittadini. Via libera, dunque, nella notte, al decreto Ristori ter. Ok anche allo scostamento di bilancio da 8 miliardi e alla proroga delle scadenze fiscali di fine anno, per 4,8 miliardi. Tra gli interventi da inserire nel decreto Ristori quater, che si terrà la prossima settimana.
Ma veniamo al dunque e partiamo dall’inizio.
Dopo tanto discutere, arrivano i nuovi aiuti anti-crisi e verranno, come di seguito, ripartiti: 1,45 miliardi, in favore dei contributi a fondo perduto per le attività colpite dalle misure restrittive anti-Covid; 400 milioni ai sindaci, per gli aiuti alimentari e 100 milioni al commissario all’emergenza, Domenico Arcuri, per l’acquisto di farmaci necessari a provvedere ai pazienti positivi al Covid.
C’è, poi, la faccenda indebitamento. Il Governo “intende adottare misure che, in continuità con quelle precedenti, consentiranno di estendere gli interventi previsti a favore degli operatori economici“. La manovra va a beneficio “dei settori produttivi e per il sostegno dei cittadini, anche attraverso un utilizzo adeguato della leva fiscale“. E’ quanto si evince dal comunicato finale del Cdm che ha approvato la Relazione al Parlamento “da presentare – successivamente – alle Camere, ai fini dell’autorizzazione“.
Terza ed ultima mossa, ma non certo per importanza, la proroga delle scadenze fiscali. Intervento, questo, in previsione di discussione con il prossimo decreto Ristori quater, che sarà varato solo dopo il via libera delle Camere alla richiesta di nuovo scostamento. Bisognerà, dunque, attendere ancora una settimana. Risorse, queste ultime, utili anche ai fini di ulteriori interventi anti-crisi.
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