Parafrasi della pelata perfetta e il Trofeo se lo aggiudica William

Una volta c’era Sansone, accompagnato dal mito dei suoi lunghi capelli. Da essi traeva la forza ed il fascino, insieme, per le sue conquiste di letto. Oggi, invece l’appeal si declina in maniera differente. Lo sa bene il Delfino dell’asse ereditario di Casa Windsor, nominato l’uomo calvo più sexy del pianeta.

A renderlo noto, è una classifica che, per raccogliere le preferenze, si è appellata ad una ricerca su Google. La sommatoria ha preso in considerazione blog e articoli on line, in base al numero delle volte – ben 17, 6 milioni – in cui il ‘nostro’ è stato definito – per l’appunto – sexy. Un’indagine, condotta dagli specialisti di chirurgia estetica Longevita, che lascia poco spazio a dubbi; calvo is better. Punto e basta.

Una graduatoria che, del resto, ha interessato Star Internazionali di diverso calibro. Nella Top Ten spiccano i nomi di The Rock, Bruce Willis, John Travolta, Floyd Mayweather e Vin Diesel e che ha visto primeggiare, sul podio, celebrità leggendarie, al pari di Mike Tyson, posizionatosi al secondo posto. Terzo gradino, invece, per Michael Jordan, icona del basket.

Ma veniamo a noi. Pare che il futuro Sovrano d’Inghilterra si sia rasato a zero, su consiglio dell’hairstylist della moglie, Kate Middleton, stando al quale sarebbe stato il suddetto il metodo migliore per smettere di nascondere la calvizie insipiente, senza perderne in dignità.
Secondo i meglio informati il buzz cut in questione sarebbe opera del parrucchiere Joey Wheeler, per niente di meno che 180 sterline. 

A sostegno della causa, inoltre, non bastasse la moda, si è fatta avanti anche la scienza, che diagnostica, a favore di chi è privo di chiome, una serie di talenti non dappoco: più maturo, affidabile, virile… intelligente, persino.

Ora, non che la cosa, in sé, susciti particolare scalpore. Tuttavia, di tanto in tanto, è lecito soffermarsi su argomenti che invogliano al chiacchiericcio frivolo. Uno sguardo disincantato sul mondo e giù a dire la nostra su quel che prediligiamo e quel che, al contrario, consideriamo agé o, più semplicemente, ci annoia. Effimero, tutto qua, che, per fortuna e questo è il vanto – o almeno lo era fino a non troppo tempo fa – non ha mai fatto male a nessuno.

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