Segreti… da Reality. Ma questa è la vita, quella vera
Ci auguravamo, a dire il vero, di non sentirne più parlare. “Basta con tutto questo clamore“, sussurra, d’altronde, anche la nonna di Denise, quando pure l’ultima troupe televisiva toglie l’assedio da via Domenico La Bruna.
Storiaccia, questa che, ad anni di distanza, non accenna a risolversi. Adesso, dopo numerose segnalazioni, l’ultimo colpo di scena. L’ennesimo capitolo di un racconto muto. Eh sì, perché qui regnano i silenzi. Governano i non detti, i “non so, non ricordo…“.
Sono le otto di sera. Di ieri sera. E ancora, del Dna della ragazza russa, che la principale Emittente pubblica di Mosca ha trasformato in una sorta di Star, nel programma dedicato alle persone scomparse, non se ne sa nulla. Sembra una boutade, invece è tutto talmente concreto, assai lontano dallo scherzo.
Durante la registrazione della trasmissione, finalmente, è stato fornito, almeno, il dato del gruppo sanguigno. Basterebbe già questo a stabilire se, davvero, si tratta di Denise Pipitone.
“A questo punto, ci spogliamo della vicenda e rimettiamo ogni successivo accertamento alla Procura di Marsala“, fa sapere Giacomo Frazzitta, avvocato di famiglia. Già, perché queste sono ‘cose serie’ e vanno trattate, al di là dei Media. Ma il gruppo sanguigno, ci domandiamo: è di Denise? Taglia corto, l’uomo: “Questo non posso dirlo. L’accordo è di non rivelarlo, fino a quando non verrà messa in onda la trasmissione, in Russia“. Certo, è oggi. Ma come è possibile che la legge dello spettacolo sia più intransigente di quella dei Tribunali, e persino di quella del cuore…?
“Questa vicenda è già durata abbastanza. Ma cosa ci voleva a fare subito il Dna, per fugare ogni dubbio? Invece, questa tv russa va avanti da tanti, troppi giorni. E per noi è una sofferenza continua. Piera, come tutti noi, è amareggiata, delusa“. Ha poche parole Francesca Randazzo, nonna della piccola e le consuma tutte in una volta.
Chi è Olesya Rostova? Ci si interroga. Davvero le sue vicende sembrano così simili a quelle della bambina che, a soli 4 anni, è stata sottratta all’abbraccio di Piera Maggio. O si tratta solo di coincidenze? Indagano, in silenzio, anche loro, la Procura di Marsala e l’Interpol.
Il procuratore, Vincenzo Pantaleo, mantiene il più stretto riserbo e si limita a commentare: “Comprendo il disagio dei familiari di Denise per il can can mediatico“. Tutto qui, che null’altro è dato sapere. C’è ansia, nutrita in parte da speranza. Ma i dubbi rimangono e insipienti.
Nella stradina alla periferia di Mazara, intanto, il pomeriggio è stato intenso. Dirette su dirette televisive. Ore ed ore di presidio, per non specificare, poi, alfine, nulla. “Se entro le 16,30 non arriveranno gli esami scientifici non parteciperò al programma“, specifica, tra un’intervista e l’altra, il legale.
Trascorre l’orario dettato per l’ultimatum e, ancora, non accade nulla. Poi, all’improvviso: “Ho ricevuto una mail dell’avvocato di Olesya Rostova, che conferma la disponibilità di cooperazione e accetta di fornirci i risultati degli esami“.
In Russia – giunge la notizia – stanno attrezzandosi per girare tre puntate. Si allestisce un set sfarzoso, con tanto di cambi d’abito per la protagonista. Nella viuzza – intanto – un signore si avvicina e chiede se può lasciare un suo quadro per Barbara D’Urso. Arriva pure Paolo, 12 anni, che ha pedalato tanto per esserci: “Volevo vedere cosa c’è dietro la tv”, sorride. E’ fiducioso, Lui: “Io spero ancora che la televisione possa aiutare a trovare Denise. Abbiamo bisogno tutti di sperare“.
Hai ragione Paolo. Sei, con ogni probabilità, il più saggio di noi.
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