Corriamo avanti, fino all’Era dei Dinosauri
In pochi, forse, non hanno avuto modo di vedere Jurassic Park. Ebbene, per coloro a cui la pellicola, datata 1993 e firmata niente di meno che da Steven Spielberg, sia sfuggita, diciamo solo che, alla base, c’è l’idea di un vero e proprio parco, abitato da animali preistorici, ottenuti tramite il processo della clonazione. Un’intuizione, geniale e maledetta al tempo stesso. Un’avventatezza, che costerà assai cara a chi l’ha ingegnata. Al di là delle statuette – il film ottenne, a suo tempo, ben 3 Oscar – e della suggestione, data dall’uso degli effetti speciali, credibilissimi – fu adoperata, per l’occasione, la Computer Generated Imagery – il punto è un altro. Si focalizzava, allora, l’attenzione sul poterlo fare, discriminando a priori la domanda sul doverlo fare.
Ebbene, dal virtuale alla realtà, come dire, il passo è breve.
A 28 anni di distanza, il tema rimane il medesimo, ma questa volta, non si tratta di mera fantasia… Uno tra i fondatori di Neuralink, rinomata Azienda di neuro-tecnologie ha, di recente, reso noto che, volendo, sarebbe possibile dar vita ad uno Zoo dell’Era Giurassica. I dinosauri – ha specificato – non sarebbero quelli ‘autentici’ a livello genetico ma, dopo 15 anni di allevamento e un certo uso dell’ingegneria, prenderebbero piede nuove specie.
A seguire, un secondo Tweet: “La biodiversità è decisamente preziosa. La conservazione è importante e ha senso. Ma perché ci fermiamo qui? Perché non proviamo, più intenzionalmente, a generare una nuova diversità?“.
Davvero sarebbe fattibile? Ci si chiede, ora come allora. E mentre, nell’immaginario, il procedimento si rendeva facile, grazie ad una sorta di innesto tra specie, come potremmo, Noi, ripetere il miracolo? E, se pure la risposta, a questo titolo, fosse positiva, se la scienza fosse già volata – come prevedibile – tanto avanti – pensare di compiere un passo del genere sarebbe lecito? Ci si interroga, dunque, su questioni di identità morale. Che, in fondo, qui si gioca a fare Dio. E, diciamo che, da esperienza, tutte le volte che, arrogantemente, ci abbiamo provato, non ci è andata proprio benissimo; al di là delle buone intenzioni di partenza.
In genere, quel che ci frega, è l’illusione di riuscire a mantenere il controllo della situazione che, puntualmente, invece, finisce per sfuggirci di mano.
“Quello che voi state tentando non è possibile, se c’è una cosa che la storia dell’evoluzione ci ha insegnato è che la vita non ti permette di ostacolarla…“, ammoniva, tra un fotogramma e l’altro, il bizzarro matematico Ian Malcolm – alias Jeff Goldblum. Siamo coscienti, d’altronde, ce lo ha insegnato la Storia, che l’ambizione, pur se armata di buone intenzioni, non ci ha mai condotto troppo lontano…
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