Si prospetta una Primavera… targata Chemisier
Il colletto è inconfondibile, poiché tanto ricorda quello di una camicia. Poi ci sono le rifiniture, sobrie, un paio di polsini – inevitabili – e una cintura, tono su tono o, perché no, complementare, nei colori. Ed ecco che, sorta di creazione di un Cappellaio matto che gioca a fare il sarto, viene fuori uno tra i must della stagione in corso, vale a dire l’abito chemisier o, nell’accezione letterale, il vestito camicia.
La silhouette si presenta piuttosto semplice, arredata da una lunga fila di bottoni e forse, proprio per queste sue peculiarità, si rende opzione valida per chiunque desideri indossarlo, qualunque ne sia la fisicità.
Un capo – come dire – trasversale, che scivola morbido sui fianchi, accarezzando le forme, senza obbligarle. Ecco allora, all’orizzonte, ma in stretto avvicinamento, declinarsi tre grandi correnti, adattabili a caratteri diversi e a differenti modi di indossare.
Partiamo dalla mise – rigorosamente bianca – dall’effetto elegante e fresco, da scegliere – preferibilmente – in versione short, ma piacevole anche nella rilettura over, a meno che non si voglia arredare di cintura. Se la lunghezza si spinge fin sotto il ginocchio, le maniche a sbuffo sono pressoché d’obbligo.
Seconda classificata – in una classifica che non c’è – sullo stesso filo del ‘non compleanno’ firmato Lewis Carroll – si passa, dunque, alle tonalità calde. Si attraversa, prima, la palette dei beige, per poi abbandonarsi agli earthy, ruggine e cannella in prima linea. Rimane, anche in questa occasione, il leitmotiv delle maniche, opzionabili. Ci si traduce, quindi, da modelli ‘lunghi’ a scamiciati corti, dall’allure decisamente estiva.
In chiusura di carrellata, la versione mannish – come avrebbe potuto mancare, del resto – della classica camicia azzurra da completo. Che si tratti di un rigato sottile, appena accennato o si abbia a che fare con la tinta unita è in second’ordine, dal momento che ciò che conta è il mood, piuttosto formale, in grado di regalare un twist androgino a tagli prettamente femminili.
Come indossarlo? Dalle sneakers ai sandali, dalle francesine agli anfibi tutto è lecito. Ricordando, sempre, tuttavia – come ci insegna Coco Chanel – di andare, nell’abbigliarsi, sempre in sottrazione. D’altronde, ce lo confermano pure gli inglesi: less is more.
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