Wine Buyer Summit e l’Italia del vino brinda alla ripartenza
Siete amanti de buon bere? Allora, tra il 7 e il 9 giugno prossimi, non potete perdervi quello che, dal popolo degli estimatori, è ritenuto un appuntamento improrogabile. Con sede in quel di San Marino, si riuniranno, in una tre giorni, quasi 100 cantine, dall’Italia e buyers, da 15 Paesi del Mondo, in occasione del Wine Buyer Summit. Primo evento Internazionale business-oriented attinente all’universo del vino e in presenza, post emergenza.
Va detto, un rendez-vous ‘a porte chiuse’, vale a dire per soli professionisti, provenienti, in veste di compratori, da Stati Uniti, Brasile, Svezia, Olanda, Bulgaria, Cina, Germania, Canada, Danimarca, Giappone, Francia, Svizzera, Russia, Ucraina, Emirati Arabi. Un risvolto di raro prestigio, insomma.
“Si tratta del primo Internazionale in presenza; c’è stato qualcosa a carattere Nazionale, come ad esempio a Dubai o in Cina, ma fisicamente limitato ai connazionali, per lo più, con collegamenti online dall’estero“. spiega l’organizzatore, Daniele Sandroni, mettendo i puntini sulle i e lasciando presagire un coinvolgimento, finora inusitato.
Taglio del nastro il lunedì mattina, alle 9.30, ad opera del Segretario di Stato al Turismo della Repubblica di San Marino, Federico Pedini Amati.
Un’opportunità ghiotta, per chi se ne intende, stando, anche, alle promesse della nota. Una ricorrenza unica, “per entrare in contatto con tanti professionisti in una sola volta e con il mondo dell’export, ottimizzando costi di viaggi e ricerca clienti all’estero. Per conoscere il trend del momento nei vari mercati, fare rete, entrare in contatto altre cantine e professionisti del settore. Tutti punti essenziali, in questo periodo storico, particolarmente importante per le realtà che si affacciano per la prima volta all’export e le piccole cantine”.
Regole ferree, riguardo alla struttura adibita ad ospitare la manifestazione. Presso il Centro Congressi Kursaal si garantisce il massimo scrupolo, sul fronte delle norme anti-contagio: distanziamento di almeno 1,8 metri, mascherine, guanti, materiale usa e getta, sanificazione continua e, a fine giornata, divisione degli espositori, scaglionati nei tre giorni.
“Ognuno dei presenti dovrà presentare il certificato di avvenuta vaccinazione o un tampone negativo, eseguito almeno 48 ore prima della partenza. In alternativa, un certificato di avvenuta guarigione dalla malattia. Saranno tutti alloggiati, assieme agli espositori, in due alberghi, che abbiamo scelto in base a condizioni di sicurezza anti Covid, ben precise“.
Ampia la partecipazione dal Veneto, quasi 30 cantine, e Toscana (22 espositori) insieme a produttori dal Piemonte e oltre 40 partecipazioni tra Abruzzo, Lombardia, Friuli, Emilia-Romagna, Sicilia, Sardegna, Trentino, Umbria, Marche, Campania, Puglia e Repubblica San Marino.
Monito di una Penisola con il piede sull’acceleratore e la sete, nell’animo, di ripartenza.
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