Dior? Adesso abita a Londra, almeno per il déjeuner
Laddove tutto è possibile… persino trasportare la malia della riviera fino a due passi dal Big Ben. Non è un sogno glam, anche se ci somiglia incredibilmente. La Toile de Jouy, il medesimo tessuto prodotto, nel 1760, nei pressi di Versailles e che Maria Grazia Chiuri, oggi, declina per l’estate targata Dior nelle tonalità del blu navy, verde chartreuse e rosa lampone, si ripropone nel ristorante panoramico della metropoli, emblema della moda contemporanea.
Dunque, dal 3 giugno e fino al 30 di settembre, in onore alla beach collection Dioriviera, la Maison francese approda sul rooftop di Selfridges. Alto, questo il nome del locale, si veste da gran soirée e l’indienne, leggendaria stoffa in cotone, si mette in bella mostra su sedie e tovagliette, al bar e sui teli del pergolato, ma anche su ombrelloni e sedie a sdraio.
Cuscini, candele, piatti, tazzine, teiere e pouf, del resto, imparano e si parano, secondo il linguaggio del Maestro, persino il menù: ravioli al tartufo e pecorino, rotolo di aragosta con pomodori Pachino, carpaccio di barbabietola servito con rucola, parmigiano e pistacchi e tagliolini con gamberi rossi di Sicilia e caviale. Né risulta da meno la lista dei cocktail, ribattezzata in omaggio alla storia della griffe: J’Adior Selfridges o il Lady Dior altro non fanno, se non rievocare le atmosfere, tipiche del Club 55 di Saint Tropez. Un vero e proprio jeu de déguisement…
Dior at Alto, d’altra parte, è adiacente al pop-up allestito al quinto piano del negozio, in cui è possibile acquistare i prodotti della capsule collection, dalle espadrillas alle amache Toile de Jouy, dalle tavole da surf alla Vespa, griffata Christian Dior. L’opening del Fendi Caffè di Milano è, del resto, agli sgoccioli (chiuderà il 7 giugno) e adesso il testimone di place to be dell’estate 2021 scivola in direzione di Londra. Una riscritta e inaspettata Londra-sur-mer.
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