Giochi da oratorio… giochi da villani?
E’ estate. Lo è per tutti. Figuriamoci per i bambini che, finalmente, possono tornare a giocare. Insieme e non più isolati o costretti a regole ferree, nei parchi, nei centri sportivi e negli oratori.
Immaginate le risatine, vivaci… e gli schiamazzi. E già, giacché la ritrovata – e sia pur attesa – socialità pare dia fastidio. Non a tutti, certo. Ma tant’è. Così accade, almeno tanto è quel che ci rivela la cronaca, nella zona Aurelio della Capitale, presso la Chiesa di Santa Maria Immacolata di Lourdes. Di recente, il parroco Salvatore Cipolla aveva organizzato un mini centro estivo, serale. Eppure, quella che possedeva tutti i requisiti per disegnarsi a mo’ di Festa è sfociata in una debacle. Merito – o colpa – della Polizia Municipale, intervenuta, sollecitata da un esposto. Ha, in parole povere, interrotto il frastuono, multando, peraltro, la parrocchia, per la cifra di 350 euro. ‘Disturbo della quiete pubblica‘: questa, in pratica, la motivazione.
Una faccenda che ha del paradossale. E, a parlarne, è lo stesso parroco:
“Ma è assurdo”, dichiara basito e sconfortato. “Erano le 19.30 e la musica non era neanche alta. Lavoro da anni negli oratori, in giro per l’Italia e non mi era mai successo. Le famiglie si stavano divertendo. I bambini erano contenti dell’animazione. Potevo capire il richiamo, ma la multa è esagerata. Appena sono arrivati, ho detto loro: ‘Vedete che bell’opera sociale che stiamo facendo?’. La pandemia ci ha chiusi in casa per tanto tempo. Ora, finalmente, abbiamo provato a dare ai bambini un assaggio di normalità e questo è stato il risultato”.
La resa? Impensabile: “Purtroppo ci sono 2-3 persone che ci fanno terra bruciata intorno. La solidarietà che abbiamo ricevuto dai residenti è stata comunque una bella carezza, in una serata tossica“. Motivo sufficiente per perseverare.
Per parte loro, anche i genitori hanno manifestato chiara delusione: “È scandaloso. Non ci sono altri aggettivi. Parlo da padre e da cittadino. In un quartiere difficile, dove ci sono problematiche molto più gravi da debellare, le Forze dell’ordine vengono in parrocchia a multare il parroco che stava facendo giocare i bambini. La serata era iniziata alle 19 e sarebbe dovuta finire alle 22, quindi non era notte. E poi c’era un po’ di musica, ma erano canzoni per bambini di 10 anni: quanto disturbo può essere?“.
Tra i presenti, insomma, non ci si capacita: “Se qualcuno si è lamentato, chi di dovere sarebbe potuto venire a controllare o chiedere, al massimo, di abbassare leggermente la musica, che già non era alta. È folle, quest’oratorio propone attività simili da 50 anni“. E continuerà a svolgerle, perché, assicura il prelato, “il nostro compito è aiutare la crescita dei ragazzi, toglierli dalla strada e diventare un punto di riferimento per la comunità“.
Si cade in recidiva? Probabile. Sempre alle 19:00, nuovo appuntamento nel medesimo posto: “È poco ma sicuro. Questa mattina ho incoraggiato i miei animatori, che sono ragazzi molto giovani e ieri si sono comportati benissimo. Più di così che ci possono fare? Ci arrestano?“.
Vedremo, alla fine, chi l’avrà vinta. Dal momento che questa, di multa, alla fine, si è assunta di pagarla proprio la Polizia.
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