Effetto 50: io mi tengo in forma così
‘I sogni son desideri…‘, ripeteva la fata a Cenerentola e noi, che l’età per sognare ad occhi aperti l’abbiamo superata già da un po’, siamo sempre più consapevoli di come sia arduo fare i conti con il tempo che passa. Arduo, ma non impossibile.
Dunque, a fronte di un metabolismo che, con gli anni, pare addormentarsi, mantenersi in forma non è, tuttavia, una chimera. Uno stile di vita sano, che includa cibo scelto e attività fisica, moderata e costante, rappresenteranno l’adeguata soglia di partenza. E c’è pure qualche aiutino…
Superati gli ‘anta, il corpo cambia e inizia ad accumulare adipe in zone specifiche. Un fenomeno, spiegabile con il fatto che l’organismo smette di funzionare con i ritmi consueti. Si tendono a bruciare meno calorie, favorendo l’aumento di depositi di grasso sulla pancia, sui fianchi e sui glutei. La produzione di ormoni – estrogeni nelle donne e testosterone negli uomini – dal canto suo, diminuisce, il che si traduce nell’aumentare della ritenzione idrica e nella diminuzione del tono muscolare.
Ciò premesso, è intuibile, tocca rimboccarsi le maniche. Per perdere peso è necessario seguire una dieta mirata, studiata da un nutrizionista, abbinando – se possibile – alcuni semplici accorgimenti.
Un buon inizio è, ad esempio, consumare sempre la colazione, possibilmente entro le 9 del mattino. Un modo, per tenere a bada la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress, che influisce anche sul controllo del peso. Se quest’ultimo è alto, l’organismo brucia con più facilità il tessuto muscolare e meno quello adiposo.
Il primo pasto della giornata, poi, dovrebbe contenere tutto ciò di cui il corpo necessita. Vale a dire micro (Sali minerali e vitamine) e macronutrienti (carboidrati, proteine, grassi buoni). Seppur non vada demonizzato alcun alimento, sarebbe utile eliminare l’assunzione di zuccheri semplici, come la farina bianca e cibi lievitati, causa del senso di gonfiore allo stomaco. Utile ridurre anche il sale, nemico dell’ipertensione e della ritenzione idrica.
E, al di là di ciò che si possa pensare, è necessario, nella dieta personale, continuare ad introdurre proteine, componenti essenziali della struttura di muscoli, articolazioni e ossa. Costituiscono, inoltre, le suddette, la struttura base degli anticorpi e forniscono energia. Pertanto, largo a pesce, carne bianca, uova, da alternare nel menù settimanale.
Pasta, pane e riso non vanno eliminati, sia chiaro. Piuttosto, sostituiti o alternati con prodotti integrali e consumati, laddove possibile, assieme a verdura, cruda o cotta. Le fibre vegetali, del resto – è risaputo – rallentano l’assorbimento di zuccheri, favorendo il controllo del peso e lo smaltimento del grasso addominale. Allo stesso modo, è importante introdurre fonti di carboidrati come quinoa, farro, blugur e kamut, estremamente ricchi di fibre.
Da tenere a bada, al contrario, il consumo di carni grasse e formaggi stagionati. Quanto ai grassi, perfetto l’olio extravergine di oliva; gli omega3, presenti nel pesce e nella frutta secca; mentre i quantitativi di burro e margarina andrebbero drasticamente ridotti, esattamente come il sale e gli insaccati. I dolci? Avete presente la fatina, ma quella, stavolta, di Pinocchio? Cosa vi avrebbe suggerito al riguardo? Sono da limitare al minimo, non solo per la quota calorica, ma anche per allontanare il rischio diabete.
In ultimo, non meno rilevante. Fare sport. Non deve trattarsi di un’attività intensa, bastano una seduta di yoga o pilates per trarne giovamento. Ciò non dimeno, pure una camminata a passo sostenuto o una corsa leggera, se perseverata e continuativa, daranno i rispettivi frutti.
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