Venti candeline per Museimpresa
Avere vent’anni… che, con la maggiore età si acquista coscienza e un più considerevole grado di consapevolezza, rispetto a se stessi e rispetto, pure, a quel che ci circonda. Dunque, se a festeggiare il compleanno è una realtà con una Mission già fortemente definita, le cose si fanno serie.
MUSEIMPRESA COMPIE VENT’ANNI
Tanti auguri, pertanto – la ricorrenza è caduta il 15 del mese in corso – a Museimpresa, Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa. E basta considerarne lo slogan, per comprenderne gli intenti: ‘Tradizione è custodire il fuoco, non adorare le ceneri‘. Pensiero, preso in prestito a quel grandioso compositore che fu Gustav Mahler e ridefinito – come dire – secondo una chiave di lettura contemporanea.
Aria di festeggiamenti, insomma. Tanto più che, ad ospitare l’evento è stato il CuBo, Museo d’Impresa del Gruppo Unipol. Una location prestigiosa, per una ricorrenza dal sapore altrettanto importante. Ed è proprio nel contesto in questione che si è tenuto il seminario annuale di questa rete, unica a livello Europeo. ‘Archivi e musei d’impresa: attori fondamentali per la ripresa e lo sviluppo sostenibile‘, il titolo.
Al centro del dibattito, la conservazione e la valorizzazione della memoria e della tradizione delle Aziende Italiane per puntare alla ripartenza, con un occhio di riguardo allo sviluppo sostenibile.
UN PATRIMONIO DA PRESERVARE E DIFFONDERE
“Negli archivi e nei Musei delle Imprese Italiane è custodito e raccontato il patrimonio della sapienza manifatturiera e della qualità dei servizi, ancora oggi motore e cardine d’una diffusa cultura economica, sociale e civile“, ha teso a sottolineare Antonio Calabrò, presidente dell’Associazione.
Numerose, per l’occasione, le presenze di spicco: da Vittorio Verdone, direttore Corporate Communication e Media Relation Gruppo Unipol, a Franco Mosconi, professore di Economia e Politica Industriale all’Università di Parma. Da Chiara Paolino, professoressa di Organizzazione Aziendale all’Università Cattolica di Milano ad Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola.
In conclusione di lavori, l’intervento di Pierluigi Stefanini – Presidente Gruppo Unipol, a confermare una solidità di collaborazione e la volontà di proseguire in un percorso votato alla promozione del concetto di responsabilità culturale, sin dal 2001.
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