Siete mai saliti su un Quiet Bus? Qui si riposa sul serio…
C’è chi sostiene che i mezzi di trasporto siano eccitanti. Chi è convinto che il viaggio inizi solo una volta giunti a destinazione; chi sa far tesoro del durante e del dopo e chi, il percorso verso la meta lo vive come un vero e proprio momento di benessere. Magari, sceglie accuratamente il proprio posto in prossimità del finestrino, a bordo di autobus, treni o aerei e allieta la vista, riuscendo a godere dei paesaggi, sempre nuovi, che si alternano, chilometro dopo chilometro.
Ed è, probabilmente, su questa falsariga, che un imprenditore cinese ha avuto la pensata di trasformare gli autobus a due piani della città di Hong Kong, in una sorta di esperienza rilassante e rigenerante.
Un bus – immaginate – diretto… verso il nulla. Un po’ a ripercorrere l’esperimento, messo in atto a suo tempo da Qantas, Compagnia di bandiera Australiana che, in fase di lockdown, cullava i viaggiatori in giro per i cieli, alla scoperta dei panorami più belli del Paese, senza prefiggersi una meta. Dunque, medesima missione anche per chi si muove a terra, ossia offrire una via di fuga, alternativa e ritemprante, dalla solita routine.
Nel corso di una domenica qualsiasi di novembre, da Kowloon, sono partiti – quindi – due autobus rossi a due piani, con a bordo 70 passeggeri. Si sono mossi, per circa 85 chilometri, prima all’inseguimento dei grattacieli di Hong Kong; poi, attraverso le periferie.
Così, non è mancato chi ha colto subito la palla al balzo, partecipando ai tour inaugurali, con tanto di tappi e mascherine in allegato, cogliendo l’occasione di rilassarsi beatamente, per ben – lunghe? corte? – 5 ore. C’è chi non ha abbandonato neppure per un secondo la personale macchina fotografica, volendo immortalare ogni nuova immagine gli si poneva di fronte e chi, semplicemente, ha preferito… dormire. Esattamente, giacché l’obiettivo – lo si accennava – è proprio questo. Permettere, cioè, a chi lo desideri, di riposare. Ricevere una coccola, anche per via di qualche momento di sonno.
Ecco, allora, trovato l’aggettivo per i fantomatici bus, vale dire Quiet, inventato direttamente dal Presidente di Ulu Travel – Frankie Chow – e padre dell’idea.
Il prezzo? Varia tra gli 11 e i 50 euro, in base ai luoghi selezionati. E, per chi ha paura che il sonno possa venire interrotto da frenate e traffico, niente paura, i percorsi sono stati pianificati ‘per non disturbare il relax’.
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