Strucatura: pochi gesti per un piatto considerato ‘fuori legge’
La storia ce la siamo raccontata. E’ tempo, pertanto, di passare alla realizzazione.
La pasta è scura, composta da grano duro e farina integrale trafilata al bronzo. E se, in quanto a formato, può considerarsi assai simile alle fettuccine, per quel che riguarda il gusto, si distingue per il timbro lievemente acidulo; assai ruvida, invece, si presenta nella consistenza. Capace, perciò, di trattenere adeguatamente il condimento.
Pur esistendone varie versioni, andiamola a conoscere, secondo la preparazione più classica…
STRUNCATURA
Ingredienti:
- 350 gr di Stroncatura
- 8–10 sarde sotto sale
- 40 gr di cime di capperi o capperi dissalati
- 150 gr di pomodori secchi
- sale
- 2 manciate di pangrattato
- olio extra vergine d’oliva
Preparazione:
Pulite bene le sarde, dissalatele e tagliatele a pezzi. Tagliuzzate, di seguito, i pomodori secchi e le cime di capperi. Volendo, potete usare i fiori di capperi, stando ben attenti a dissalarli e tenerli a bagno in acqua corrente, per una decina di minuti
Tostate, in una padella, il pangrattato, facendo attenzione a non farlo scurire. Scaldate, quindi, in una seconda padella, l’olio extravergine d’oliva e aggiungetevi le sarde dissalate. Una volta sciolte, aggiungete i capperi e i pomodori secchi.
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, per circa 12 minuti. Quando sarà pronta, scolatela e saltatela in padella, insieme al fondo di olio, sarde, capperi e pomodori secchi. Infine, insaporite con il pangrattato tostato.
Guarnite, volendo, con qualche pezzettino di sarda salata e qualche foglia di cappero.
LEGGI ANCHE: Stroncatura calabrese: la sapevate questa?
LEGGI ANCHE: Pasta alla cucunciata… dalle Eolie, con amore