EyeBrown Mapping: adesso ti ridisegno l’arcata sopraccigliare

EyeBrown Mapping: adesso ti ridisegno l’arcata sopraccigliare

Parliamo di sopracciglia. Anzi, no. Parliamo di EyeBrow Mapping. Anzi, aspettate, ricominciamo daccapo e partiamo da un pochino più indietro…

All’inizio del ‘900 le delineavamo stondate. Più in là, negli anni ’30, le abbiamo disegnate alte e sottili. Ancora, Hollywood le ha incise, sulle pellicole del suo momento d’oro, folte e dall’andamento arcuato. Nella metà degli anni ’60, addirittura, le abbiamo rimosse, adducendo che toglievano attenzione allo sguardo. Poi è stata la volta di quelle nature, poi ad ‘ala di gabbiano‘ e, ancora, sul finire del vecchio secolo, le abbiamo rivolute finissime, quasi impercettibili.

Più di recente, le home dei Social Network ce le ripropongono folte, piene, ben pettinate e con una forma ben disegnata. Con buona pace di chi, finora, ha guerreggiato con le pinzette.

L’ultima tendenza, in particolare, come suggerisce già il nome, consiste in una vera e propria mappatura delle sopracciglia, che mira a valorizzare i lineamenti dell’intero viso.

UNA QUESTIONE DI GEOMETRIE

Si tratta, in pratica, di uno studio personalizzato di lunghezze, inclinazione e simmetrie, in base alle proporzioni del volto, per stabilire quale sia l’andamento ideale. La tecnica si basa anche su quello che viene chiamato rapporto aureo, ovvero il rapporto matematico di 1,618 a 1, che rappresenterebbe l’armonia visiva.

Il procedimento si esplica, tracciando una serie di punti di riferimento, per mezzo di una matita make up, facile da rimuovere con un prodotto struccante. In alternativa, si potrà adoperare un filo apposito, tramite il quale verrà valutato l’equilibrio tra i vari elementi: naso, occhi, attaccatura e angoli delle stesse sopracciglia.

Certo, il risultato è garantito, ma se l’ambizione è di ‘assomigliare a qualcun altro’ è meglio desistere, giacché l’operazione – lo accennavamo – va eseguita strettamente ‘su misura‘.

In generale, si tratta di un metodo, rivolto a chi ha bisogno di riempire i vuoti dell’arcata, indicato per quanti/e, pure, dato un uso sconsiderato degli attrezzi del mestiere, siano andati a modificare in modo innaturale i propri tratti somatici.

NO AL ‘FAI DA TE’

Ciò premesso, il consiglio è, nel procedere, di affidarsi alle mani di un esperto, rinunciando alle improvvisazioni. Non solo, se – per motivi vari – la peluria è rada, meglio eliminarne solo gli eccessi, aspettando che si componga nuovamente una linea uniforme.

In ultimo, sconsigliamo vivamente l’uso della ceretta, che tende ad accentuare – come si dice in gergo – l’effetto ptosico, allentando la resistenza di quelli che, comunemente, vengono definiti muscoli pellicciai.

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