A casa mia? C’è proprio di tutto…
Parliamo di ecclettismo. Di più, parliamo di ecclettismo, tra le mura domestiche. Un movimento, nato – per la precisione – nell’Ottocento e sviluppatosi lungo il corso dell’intero Novecento, per arrivare, poi, ai giorni nostri.
Un concept, che finisce per rappresentare milioni di persone, giacché unisce e mescola stili e modi differenti di arredo, dando sfogo alla creatività e alla fantasia personale.
Colori, forme, decori e abbinamenti si incontrano e si incrociano, in sintesi, vestendo l’abitazione della giusta vitalità e personalità.
E, a dispetto di quel che possa apparire, nessun accostamento è casuale. Dietro ogni oggetto, esiste, cioè, un ragionamento, che segue una specifica logica. Un studio, alla base. Cosicché caos e confusione risultano solo apparenti. Superato il primo impatto, al contrario, ogni cosa – ci si rende conto – è studiatamente collocata al proprio posto, in rapporto con il resto.
E, accanto alla funzionalità, si ribadisce, abbracciando questo genere di scelta, si punta, financo, all’originalità.
Occorre, dunque, partire dai dettagli, che dovranno rivelarsi sorprendenti.
- Se, ad esempio, la parete è rivestita di quadri ed opere d’arte, che regalano una spinta di colore ad un ambiente in piena concezione Pop Art, il tappeto, magari, sarà etnico, dalla texture bianco/nera. Il tavolo, in legno, si distinguerà per le gambe in ferro, in tinta azzurra, in pendant con le poltrone, anch’esse animate da un’anima fucsia. In tessuto, convivranno amenamente con le due sedie in legno, della stessa sfumatura.
Idem dicasi, per i restanti mobili del salone, in egual materiale, alcuni lasciati nel colore originale; altri, ridipinti.
Per quel che concerne le luci, si caratterizzerano per il design moderno, dal timbro industrial, in antitesi con la cucina, in fondo al salotto, arricchita da elementi piuttosto classici, con mattonelle, al muro, color turchese.
- Una seconda versione prevede – sempre per fornire soluzioni d’esempio – pareti completamente blu; colore, peraltro, ripercorso per il termosifone, le mensole e il camino.
In pieno stacco il divano, in velluto che, per stile, ripercorre note decisamente classiche. Fanno da contraltare i cuscini, dai toni poliedrici, ripresi dai vasi delle piante e dalle cornici dei dipinti. A rivestire le strutture al muro, un mix tra julgle ed etnico e, appese ad arredare la stanza, opere d’arte contemporanea.
- Rivolgiamoci, a questo punto, nello specifico, ai colori e ai materiali. Abbiamo ribadito, a tal proposito, l’importanza dei contrasti e della complementarietà. Unici, in quanto a capacità di sorprendere. Inoltre, l’accostamento dell’antico con il moderno è un must dal quale, volendo seguire il trend in questione, è impossibile prescindere: frequente e in grado di condurre a soluzioni, felicemente inaspettate. Del resto, non esistono regole scritte. Occorre far riferimento – lo ripetiamo – soprattutto al personale gusto e ad un certo grado di buon senso.
Riassumendo, quindi, dal legno alla plastica, dalla iuta al velluto, da un dipinto di arte classica ad una scultura contemporanea, resta solo dare libera struttura al proprio estro. Senza mai discostarsi da quel che detta la gusta misura.
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