Calabria: terra di riscoperta e di conquista
And the Oscar goes to… all’ultimo Paradiso, ignorato dal turismo di massa. Signori e Signore, ecco a voi… la Calabria, meta franca, in cui affogare preoccupazione e stanchezza, per ritemprarsi, alla voluttà del Sole e delle onde. Tant’è, anche le piccole difficoltà di collegamento, al momento, vengono tollerate, nel silenzio, come se lo si ritenesse il giusto fio da pagare, a fronte di cotanta bellezza.
Al momento, dicevamo, tanto che l’emerita rivista Time ha incoronato la regione World Greatest Place 2022, con un articolo di pura devozione. La si descrive come “una tra le destinazioni Italiane più trascurate, sottosviluppate e ingiustamente perseguitate da una cattiva reputazione“. Vessata, insomma, immotivatamente e, immediatamente, in seguito alla pubblicazione dell’articolo, le ricerche su Google, al riguardo, pare siano schizzate. Domande come Where’s Calabria Italy? e Calabria Italy homes for sale hanno fatto impennare l’asticella, secondo la consueta legge, del resto, della domanda e dell’offerta…
Insomma, bisogna saper vendere o meglio, sapersi vendere.
Aryn Baker, autrice dell’articolo, si è prodigata in un’appassionato approfondimento dell’area, “che si estende sulla punta dello Stivale” e che “ospita spiagge mozzafiato, panorami montuosi da perder la testa, antichi borghi collinari e cucina, unica e speziata“, e racconta di come, non più di un anno fa, abbia partecipato ad un trekking di tre giorni, “partendo dalla spiaggia paradisiaca di Soverato, sulla costa Ionica” e terminando a Pizzo.
“Il tortuoso sentiero Kalabria Coast-to-Coast porta gli escursionisti attraverso uliveti, pascoli di montagna, foreste profonde e piccoli villaggi, con soste in città famose per il loro vino, la ricotta affumicata e una salsiccia spalmabile piccante, conosciuta localmente come ‘nduja“.
Intanto, praticamente in contemporanea, anche il National Geographic si sperticava in complimenti, nei confronti dei medesimi luoghi. La Baia di Riace – per dirne una – veniva consacrata tra “le spiagge più spettacolari del Paese, con acque turchesi e sabbie zuccherine“, zona perfetta per lo snorkeling.
Musica per le orecchie, per chi la Calabria l’ha sempre amata; magari, un pizzico di disappunto, per i numerosi intellettuali e celebrità, che la frequentano in incognito.
E se persino un celebre blog tedesco, adesso, si attrezza a attestare il fatto che “non sarà mai più una regione associata solo alla criminalità organizzata“, a noi viene da ripensare al buon vecchio – si fa per dire – e provvidenziale Briatore che, a modo suo, non assolvendo i difetti, ha sempre puntato alla valorizzazione del territorio e della sua imprenditorialità. Lui sì, come alcuni altri, lungimirante…
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