Tie & Dye… e l’estate 2020 si fa psichedelica

Tie & Dye… e l’estate 2020 si fa psichedelica

Pennellate. Schizzi di colore che si perdono, fondendosi nelle trame dei tessuti. La stampa acquarellata, eredità della vetusta tradizione indiana, sbarca sulle passerelle, per contaminare l’estate 2020.

Come suggerisce il nome, “annoda e tinge” la stoffa, fino a quando quest’ultima non si ‘impregna’ di sfumature délavé. Ecco, allora, che ne derivano effetti totalmente imprevedibili. ‘Psichedelici’, li definiscono alcuni. Di certo, pregni di seduzione.

MSGM

Nell’antica liturgia indonesiana costituiva il capo ideale per cerimonie e rituali, ma il tie & dye, nella storia del costume, sembra destinato soprattutto a farsi portavoce dei cambiamenti più suggestivi. Non a caso, lo ritroviamo nei capi, contaminazione degli anni ’60 e delle contro-culture. Oggi il movimento Hippie rivive, insieme a quella Woodstock mai dimenticata.

Si veste dei tratti a matita di Christhian Dior, Versace, Acne Studios… tutti marchi che hanno voluto riprendere il lontano racconto, per attualizzarlo e renderlo personale. Protagoniste, dunque, non solo t-shirt e parei da spiaggia, ma anche tute workwear iper-femminili, giacche dal taglio borghese e abiti à la page.

Ma come si indossa il tie & dye? Avete presente il tubino nero di Coco Chanel? Ebbene, l’intenzione è la medesima. Un sempreverde, cioè, indispensabile nel proprio armadio – in estate – per le giornate di vacanza, sì; ma ‘interessante risoluzione’ anche per la città. Un must, top ten di stagione, da abbinare con la disinvoltura che sola si riserva a quel che si adatta a più frangenti. Perfetto, dunque, con i jeans cinque-tasche e con le salopette; va d’accordo con i tacchi, ma non disdegna le sneakers; si presta ai sandali alla schiava, senza rinunciare ad un tocco di romanticismo, accostato alle camicie.

Sally Lapointe

E se Dior – come si accennava – lo vuole neo-gipsy, per principesse-zingare dallo spirito post-moderno, Versace non sottintende il fare maschio che, da sempre caratterizza giacche e pantaloni. MSGM rispolvera, per l’occasione, l’epoca vittoriana, arricchendola di intarsi crochet e accessori grunge. E se quello incentivato da Isabel Marant è un expertise decisamente metropolitano, il tailleur firmato Sally Lapointe fa furore, con i suoi toni arancio, che ambiscono a non passare inosservati. Forte e calibrata la scelta di Alberta Ferretti, audace e metro-cool la donna by Off- White, gatta sofisticata.

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