25 giugno 2020: nasce la pasta dei ‘consumatori’
Ogni giorno presenta la sua ricorrenza. Così, quella di oggi, 25 giugno 2020, si appresta a diventare l’occasione di nuovo ‘varo’ per il gruppo Carrefur Italia. Nasce infatti, in data odierna, la ‘pasta dei consumatori‘.
Dopo aver fatto il suo esordio in Francia, nel 2016, in piena ‘crisi del latte’ – opera di Nicolas Chabanne – ed essere stato esportato in diversi altri Paesi del Vecchio Continente: Spagna, Belgio, Grecia, Germania, Inghilterra… e, oltreoceano: Marocco e Stati Uniti – il modello in questione, anticipato dal motto: “C’est qui le patron?! La Marque du Consommateur” approda, adesso, anche nel Bel Paese, a tutela dei diritti di chiunque prenda parte al processo di produzione, compreso – ovvio – il consumatore.
Grano duro 100% italiano – dunque – da agricoltura sostenibile; trafilatura in bronzo ed essiccazione lenta, a bassa temperatura. Gusto, abbinato alla qualità degli alimenti, insomma, da addizionare al rispetto per l’ambiente, all’adeguata remunerazione dei produttori e dal costo accessibile. Eccoli, i principali requisiti, necessari per assurgere a ‘membri’ di un circolo ‘privilegiato’, nato dal basso – è vero – ma che si propone di fare molta strada.
“Da un lato, c’è la volontà di promuovere il settore agroalimentare locale, assicurando ad agricoltori e allevatori un prezzo d’acquisto equo. Dall’altro, il desiderio dei consumatori di emanciparsi dai modelli di business imposti e di partecipare ai cambiamenti della società”. Così racconta Enzo Di Rosa, fondatore di quello che sembra assumere i connotati di un vero e proprio movimento.
Un’iniziativa contagiosa e vantaggiosa
La pasta, in fondo, rappresenta il fulcro, per noi Italiani, di una tradizione senza tempo: come potrebbe essere altrimenti? L’intenzione è quella, perciò, di far immergere il consumatore tra i passaggi della filiera, trasportandolo – in senso metaforico ma, non di meno, dettagliato – nei pro e nei contro nell’intero processo di vendita. Costi scorporati e consapevolezza, riguardo alle eventuali problematiche, nell’intento, per il cittadino, di riappropriarsi di un ruolo attivo, rispetto a ciò che mette sulla tavola.
Intorno alle 4.000 persone hanno già aderito all’iniziativa, compilando un questionario in cui – meticolosamente – veniva valutato ogni aspetto del prodotto: dalla provenienza del grano al colore della confezione. Di qui, la selezione del pastificio a cui affidare la produzione. Scelta ricaduta su Sgambaro, storica azienda veneta.
Spaghetti, penne e fusilli sono i tre formati – oggi disponibili – venduti in confezioni da 500 gr. Prezzo di vendita consigliato: 1,07 euro. I plus ambientali riguardano l’impiego di energia al 100% rinnovabile e la realizzazione di una confezione, in carta riciclabile e in fibra vergine, proveniente da foreste certificate FSC (Forest Stewardship Council), gestite – cioè – tenendo conto di rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.
Un alimento di qualità – al fine – sano, sostenibile e arricchito anche di un valore etico. E’ infatti possibile scegliere di destinare 0,5 centesimi per confezione, a persone e famiglie, in condizioni di fragilità economica. Un primo passo, ad anticipare – secondo i medesimi criteri – latte, passata e uova, in arrivo presso gli scaffali dei supermercati, entro il termine dell’anno in corso.
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