La nuova filosofia della strada del cibo…
Le abbiamo sperimentate più o meno tutte e… un po’ tutti. La dieta Mediterranea ricca di carboidrati, la dieta chetogenica con tanti grassi, il regime che impone di mangiare solo cibi crudi, quello che vieta qualsiasi nutriente di origine animale o ancora, il consiglio di non mangiare per dodici o diciotto ore.
Del resto, il campo dell’alimentazione vive anch’esso di mode. Le raccomandazioni, peraltro, sono spesso contraddittorie e, sovrapponendosi, rendono veramente complicato stabilire una linea comune su cosa mangiare, come e quando. Dunque, qual è il parare degli esperti, al momento?
“Per dieta si intende, normalmente, la finalità a calare di peso; nutrirsi correttamente è un’altra cosa“.
“La Mediterranea – in particolare – ha 25 anni. E’ ovvio che, in questi ultimi anni, dal punto di vista scientifico qualcosa sia cambiato. Il problema è che, dal punto di vista sociologico, è diventata, per certi versi, superata, per quanto riguarda le abitudini. Quanti bambini prendono per cinque volte al giorno verdura e frutta? Impossibile. E poi si è scoperto che il vero problema è l’indice glicemico“.
Come a dire che il problema si verifica “quando assumi qualcosa che incrementa tanto e rapidamente la glicemia“.
“E’ importante – ha spiega nel dettaglio – che le persone capiscano che, per esempio, il formaggio si assorbe in due ore e mezza; mentre il latte, in meno di dieci minuti. Dimentichiamo 25 anni di lettura, nella quale era importante vedere che cosa un cibo conteneva. Ciò che è importante è capire in quanto tempo viene assorbito quello che il cibo contiene. E’ fondamentale, perché l’indice glicemico è 100 per lo zucchero, 65 per il riso, 50 per la frutta e 40 per la pasta“.
E a chi posiziona, nella nuova politica del mangiar bene, al primo posto i legumi, si risponde, in maniera perentoria: “L’uomo, storicamente, non è fatto per questo. Il 95% delle intolleranze alimentari è dovuto ai legumi. E’ vero che le proteine animali possono essere sostituite da quelle vegetali ma, dal punto di vista pratico, è impossibile“.
La carne? “La sua presunta cancerogenicità è dovuta alla cottura: è il barbecue che non va bene“. In quanto, poi, alle uova, “bisogna assumerne almeno sei-otto a settimana. Oggi, solo con le uova, possiamo assumere i metalli (ferro, rame, quarzo, zinco e manganese) che sostengono la catena respiratoria cellulare“.
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