Botox? Altro che viso… concentriamoci, piuttosto, sui piedi

Botox? Altro che viso… concentriamoci, piuttosto, sui piedi

Sarà l’abitudine, assunta negli ultimi anni, a tradurci a casa, spesso anche durante le ore di lavoro. Sarà la constatazione che stare comodi, davvero, non ha prezzo. Fatto sta, il mondo si è adattato – e come avrebbe potuto essere altrimenti? – ad una routine pantofolaia. Abbasso, dunque, jeans stretti, maglie attillate, scarpe scomode, tacchi esagerati, per lasciare il posto, invece, a tute, pantofole – appunto – e mise, dalla filosofia decisamente casalinga.

E, adesso che, maldestramente e carichi di una sorta di timidezza, ci apprestiamo a riprendere gesti e attitudini ‘che furuno’, ci riscopriamo diversi; cambiati, consapevoli di quel che, realmente, ci fa bene e ci fa stare bene.

INEDITE SOLUZIONI A MALI NOTI

Ecco, allora che, nel contesto appena illustrato, viene coinvolto l’intero universo Beauty, con l’attenzione rivolta ai cosmetici, sì, ma anche la medicina estetica. Trend che vede, tra i protagonisti, proprio i piedi. Il Foot botox, ovvero le iniezioni di botulino ai piedi, stanno acquistando, giorno dopo giorno, maggior popolarità. E non si tratta di uno scherzo.

Insomma, sfatando il mito secondo cui “per belle apparire bisogna soffrire” e con l’intenzione di evitare il tipico male alle estremità, spesso motivato da sandali inadatti, ci si destreggia, ora, nel ripristinare una più confacente pianta del tallone, grazie alle apposite ‘punturine’. Un’estetica controversa in cui la sostanza adoperata, tipicamente specifica nel trattamento dei segni del tempo, viene impiegata per ridurre il dolore e poter indossare quel che si vuole, senza eventuali controindicazioni.

A pochi è noto, infatti, che la tossina botulinica A fa parte della famiglia dei neuromodulatori e che può venire pertanto utilizzata anche per intervenire su eventuali spasmi involontari, dall’emicrania all’iperidrosi di mani e piedi.

Disturbo, conseguenza di fattori come l’età, lo sport praticato e, non ultimo, il genere di scarpe indossate. Un’infiammazione dell’arco plantare, capace di protrarsi per un periodo che può toccare anche mesi.

Le iniezioni servono, in pratica e secondo il parere degli esperti, a paralizzare il calcagno e inibire l’attività del neurotrasmettitore della sostanza P.

PIANO A…

Si tratta – va detto – di un rimedio abbastanza costoso, è vero, ma con una durata media uguale alle iniezioni sul resto del corpo, circa 3-4 mesi. Se interessati, il ‘primo passo’ è, quindi, quello di rivolgersi a un medico specializzato – un dermatologo o un podologo – per valutare l’idoneità della cura.

…PIANO B

Se , al contrario, la faccenda non vi convince, provate con i rimedi della nonna, sempre efficaci… Applicate una crema effetto freddo prima di indossare le scarpe, ad intervalli di 2 e 3 ore, utilizzando anche un plantare in silicone, al fine di ridurre gli eventuali attriti, causa di bolle e infiammazione. Le soddisfazioni non mancheranno…

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