Annona: vanto di Calabria
Molti non l’hanno neppure mai sentita nominare, eppure non si tratta di una novità. L’Annona – o Nonu, in dialetto – è il frutto esotico, simbolo della provincia di Reggio Calabria. Il ‘pane degli Dei‘, originario delle regioni del Sud America, è giunto in Italia nel periodo della dominazione Spagnola, intorno al XVIII secolo. Poi, grazie al clima favorevole, ha trovato residenza in Calabria, coltivazione autoctona, che oggi caratterizza l’intero territorio, nonché prodotto De.c.o.
Ricco di gusto e proprietà antiossidanti, è conosciuto anche in Cile, in America Latina, in Florida e nell’Africa Meridionale. Qui da noi, viene coltivato in alcune zone, pure, della Sicilia.
La Cirimoia o Cherimoya – come altrimenti viene chiamata – cresce sul suo albero, che può arrivare fino a 2 mt di altezza. Le foglie, grandi e appuntite, raccontano una particolarità: i frutti, cioè, non sono attaccati alla pianta tramite un peduncolo, bensì, per mezzo di un vero e proprio ramo.
Grandi, poi, poco più di un’arancia si distinguono, all’esterno, per il colore verdognolo, con tanto di sfumature gialle, a seconda del grado di maturità. All’esterno, la pelle è lucida e ricorda, in qualche maniera, una serie di squame. La polpa – dal canto suo – è biancastra e dalla consistenza morbida; ricca di semi neri, non commestibili.
Di cosa sa? Il sentore si può descrivere come un mix di dolciastro e acidulo. La succosità è quella tipica dei prodotti tropicali; mentre gli aromi ricordano quelli dell’ananas o della banana.
Non da meno, sono le proprietà nutrizionali. Diuretico e ricco di antiossidanti naturali, aiuta l’apparato gastrointestinale a regolarizzarsi e lo protegge dai batteri. Contiene, inoltre, vitamina C in gran quantità; protegge il sistema immunitario, alla pari degli agrumi e vanta interessanti valori. Per 100 gr di polpa:
- 68 Kcal
- 1,57 gr di Proteine
- 17 gr di Carboidrati
- 3 gr di Fibre
- 0,68 gr di Lipidi
Contiene anche Potassio, Calcio e Vitamine del gruppo B
Come assaporare l’Annona al meglio? In purezza, servita con un cucchiaino e mangiata, come si fa con i cachi. Se ne può aggiungere la polpa nella composizione di macedonie, insalate e dolci. Tuttavia, c’è anche chi la adopera per la preparazione di confetture, gelati e sorbetti.
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