Carboidrati: veri alleati dell’organismo
Siete convinti che facciano davvero ingrassare? Spesso eliminati in maniera drastica, nel momento in cui si decide di mettersi a dieta, i carboidrati vengono dipinti come il nemico numero uno di chi intende perdere peso. Ebbene, sfatiamo ogni finta convinzione, perché… non è così.
Non solo evitarne il consumo conduce a risultati, il più delle volte, miserrimi ma, soprattutto, ci si dimentica di quanto, invece, siano fondamentali per il corretto funzionamento dell’organismo. Rappresentano, di fatto, un nutriente principe nell’alimentazione, fonte di energia, irrinunciabile. Forniscono – nel dettaglio – 4 calorie per grammo; possono essere trasformati in grassi, depositati come tale ed essere utilizzati, in caso di necessità. Svolgono una funzione strutturale; rappresentano, pure, un elemento fondamentale del nostro DNA e consentono il corretto funzionamento del sistema nervoso. Parola dei nutrizionisti.
Ancora, sottrarsi dall’adeguata dose determina un rallentamento del metabolismo. “Non avendone a disposizione – il corpo – inizierà a ridurre tutti i meccanismi che ne determinano le perdite. Inoltre, non scordiamoci che il cervello si nutre esclusivamente di questo nutriente. Qualora ne riducessimo drasticamente il consumo o lo eliminassimo completamente, invierà una serie di segnali, per indurci a ricercarli“. Le ben conosciute voglie che, di sovente, ci spronano alla ricerca di dolci e rischiano di tramutarsi in vere e proprie abbuffate.
L’attivazione di tale processo viene erroneamente interpretata come incapacità personale di gestire l’alimentazione, facendo scaturire, per di più, ansia e frustrazione. In realtà, il tutto è scatenato da un meccanismo fisiologico di sopravvivenza, attivato dall’organismo a causa di un modo di mangiare, completamente sbagliato. Pane, pasta, patate e riso non devono essere eliminati. Vanno consumati regolarmente, in proporzione alle necessità personali.
In linea generale, tutti i nutrienti sono indispensabili, per condurre una vita sana. “Nell’ambiente sportivo si tende ad esaltare il ruolo delle proteine, rispetto a quello dei carboidrati. Ci si dimentica, però, quanto siano importanti per l’attività muscolare e come, da essi, dipenda la salute e persino la prestazione stessa“. Gli esperti, a tal proposito, non nutrono dubbi. “Se un atleta assume un’adeguata quantità di carboidrati, migliora la sua performance, soprattutto in caso di sforzi prolungati, ad alta intensità“.
“L’adeguata assunzione di carboidrati è una componente chiave, non solo per ottimizzare l’allenamento e le prestazioni, ma anche per la prevenzione e il recupero degli infortuni. Nel corso dell’attività fisica i muscoli usano come fonte energetica il glucosio e il glicogeno (ovvero la forma di riserva dello zucchero, immagazzinata a livello muscolare ed epatico). Con il consumarsi delle molecole in questione, i muscoli non hanno la forza sufficiente per mantenere lo sforzo. Ecco che subentra stanchezza, affaticamento e difficoltà di concentrazione“. Il rimedio? Assumere – pensate un po’ – proprio i carboidrati, in modo da ristabilirne i livelli e risolvere, nel modo più idoneo, lo stress psicofisico. Se non si provvede a ripristinare le scorte, si attiva, per paradosso, un meccanismo catabolico, che porta ad utilizzare le proteine muscolari, per ricavare energia. Il che si traduce in perdita di massa muscolare.
Aggiungiamo che anche la possibilità di infortuni aumenta, così come la difficoltà della loro risoluzione.
In conclusione, dopo aver praticato esercizio fisico, è sempre bene consumare alimenti ad alto indice glicemico; ricchi – pertanto – in carboidrati semplici – frutta fresca o secca o barrette specifiche – così da disporre immediatamente del nutriente e rifocillare le scorte.
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