Per le nozze va ora in onda… il taglio dei capelli!
Vincono, per questa primavera 2023, le acconciature semplici ma ben studiate. Importante è … far parlare di sé, magari cambiando styling e c’è persino chi azzarda un vero e proprio taglio di capelli live, a metà ricevimento.
Del resto, al cambio d’abito in corso di cerimonia ci eravamo oramai abituati. Quindi, per stupire, il giorno delle nozze, occorre inventare nuove formule, altrettanto efficaci e dall’effetto wow. Dunque, la scelta è, letteralmente, quella di darci un taglio, documentando l’avvenimento e condividendolo su TikTok, attraverso l’hashtag #weddingchop o #weddinghaircut che, ad oggi, raccoglie migliaia di video da milioni di visualizzazioni.
Il convertibile, insomma, si è reso routine, testimoniano gli esperti. “Una cosa abbastanza incredibile, che ha richiesto una grande coordinazione, anche perché il taglio si fa a secco, senza shampoo“.
Una soluzione, di certo, non per tutti: “Deve divertire la sposa per prima. Deve far parte del suo carattere ed è meglio se il taglio di capelli è sostenuto da altri elementi che cambiano, come una parte dell’abito, le luci, gli allestimenti. Va contestualizzato“.
Tuttavia, se poche osano fino all’estremo, numerose sono coloro che, più semplicemente, decidono di cambiare pettinatura, work in progress. “Avere un secondo o addirittura un terzo look“, anche solo alla ricerca della comodità “sarà un’abitudine” sempre più diffusa, ci fa sapere chi ne sa. D’altronde, facciamo già i conti con la cena pre-matrimoniale, il brunch del giorno dopo, eccetera, eccetera, eccetera.
Il procedimento più semplice, in tal senso è, allora, “scegliere uno chignon per la prima parte della celebrazione, dove spesso si ha anche un velo e trasformarlo in una coda di cavallo, dalle onde morbide… quando quest’ultimo è stato rimosso“. In generale, il consiglio è di “partire da uno styling composto e raccolto e poi, quando in serata le temperature calano, sciogliere i capelli, magari creando un effetto bagnato solo nella parte frontale e lasciando le lunghezze libere“.
Da tenere conto, oltretutto, del fatto che “un’acconciatura è valorizzante, quando esalta il volto e lo sguardo della sposa. Quindi, si deve scegliere in base alle proporzioni del viso, alle spalle, al collo, al design dell’abito, se è più o meno scollato, ma anche allo stile della persona e dell’accadimento“. Va da sé che debba essere anche “in sintonia con il trucco, l’abito e…” quel che si intende raccontare.
Scegliere il proprio hairstyle in base allo stile del matrimonio è, pertanto, quasi d’obbligo. In particolare, per le spose minimal, bon ton… chignon o semi-raccolti, o la sempre più amata coda di cavallo rappresentano l’ideale. Anche il caschetto sciolto è perfetto per il mood in questione, lavorato con la parte frontale più tirata, da impreziosire, volendo, con cerchietto o mollette.
Per nozze bucoliche o romantiche, all’insegna dello shabby chic, “le onde morbide sono le regine e, in questa circostanza, sono appropriati anche gli intrecci, decorati con fiori freschi o secchi“. Altrimenti, fiori gioiello.
Infine, per un tono principesco, il must è giocare con accessori-gioiello, come tiare e corone, ma anche con i volumi: “Un esempio può essere l’acconciatura anni Sessanta con volume alle radici, punte arrotondate e girate su se stesse e magari una fascia in raso a completare il look“.
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