Non solo Paella: mai sentito parlare di Fideuà?

Non solo Paella: mai sentito parlare di Fideuà?

Andate matti per i sapori freschi e intensi, quelli che profumano di estate e di vacanze, magari con un non so che di esotico? Allora, non potete fare a meno di assaggiare una leccornia, tipica della Comunità Valenciana. Variante, questa, della più celebre Paella, ma preparata con spaghetti corti: i fideos.

Fra storia e tradizione

Nato a Gandia, città, parte della provincia di Valencia, nel XX secolo, leggenda vuole che il piatto sia stato inventato da un gruppo di pescatori locali che, durante una battuta di pesca, si accorsero di aver dimenticato il riso per preparare la Paella.

Decisero, pertanto, di sostituirlo con i fideos, gli spaghetti corti ed ecco che la pietanza, ad oggi, si è resa talmente rinomata da diventare oggetto, ogni anno, di una competizione culinaria. In occasione del Concurs Internacional de Fideuà, i migliori chef si danno battaglia, infatti, nella volontà di creare la ricetta perfetta. La preparazione tradizionale prevede l’uso di frutti di mare: calamari, gamberi e vongole, ma esistono numerose varianti regionali, in cui vengono introdotte anche carni e verdure.

Ingredienti – ovvio – tutti freschi e di qualità, che rendono la pasta in questione una scelta salutare e gustosa, per tutta la famiglia, adatta alla condivisione. Dalla gigantesca pentola protagonista del tavolo tutti attingono con grandi cucchiaiate. Solo che, a riempirle, non è il riso, bensì gli spaghetti spezzati.

FIDEUA’

 Preparazione: 30 minuti

 Cottura: 1 ora

 Tempo totale: 1 ora 30 minuti

 Porzioni: 4 persone

Ingredienti

  • 250 gr di fideos del 2 (tipo spaghettoni spezzati)
  • 1 spicchio di aglio
  • 200 gr di calamari
  • 5 gamberi sgusciati per persona
  • 1 gamberone L1 (grande) a persona
  • 3 gamberi L3 (piccoli) a persona
  • 1 cucchiaio  di zafferano
  • 1 peperoncino fresco
  • 1 bicchiere di brodo di pesce
  • 1/2 peperone rosso
  • 1/2 peperone verde
  • 200 gr di pomodorini
  • sale q.b.
  • pepe q.b.

Per il brodo

  • 1 cipolla media
  • 1 scorfano
  • 1 nasello
  • 5 teste di gambero
  • sale

Istruzioni

Preparazione del brodo

Inserire il pesce per il brodo in una pentola piena d’acqua fredda, circa 2 lt e aggiungere la cipolla, tagliata in 4 spicchi. Unire anche le teste di gambero e portare ad ebollizione. Eliminare la schiuma con la schiumarola. Quindi, lasciar cuocere per circa mezz’ora; poi filtrare e tenere da parte, al caldo.

Preparazione della Fideuà

Mettere a scaldare la paellera (strumento tipico, atto alla preparazione) a fuoco medio con un filo di olio e facendo soffriggere lo spicchio di aglio.

Togliere, poi, l’aglio e aggiungere i fideos del 2 (tipo spaghettoni spezzati). Farli tostare, facendo attenzione a non bruciarli. Una volta raggiunto il colore desiderato, toglierli dal fuoco e conservali, in un recipiente.

Per il soffritto, tagliare a pezzetti mezzo peperone rosso e mezzo peperone verde e porli nella stessa paellera utilizzata precedentemente, insieme ad un pizzico di sale e olio extravergine d’oliva. Lasciare che cuociano, finché non diventino morbidi. Aggiungere, a questo punto, i pomodori – anch’essi tagliati a pezzetti – e lasciar cuocere qualche altro minuto.

Nel frattempo, pulire i calamari e tagliuzzarli, per favorire la cottura. Aggiungerli, di seguito, ai peperoni e cuocere, per alcuni minuti.

Aggiungere, ora, i fideos, i gamberi e il peperoncino, a piacere

Man mano, aggiungere il brodo di pesce, un bicchiere per volta, facendo attenzione a mantenerne una quantità più o meno uguale a quella dei fideos.

Per un tocco di colore in più, unire – infine – un cucchiaino di zafferano. Cuocere per altri 10-15 minuti, fino a che tutti gli ingredienti siano ben amalgamati e il brodo, completamente assorbito.

A cottura ultimata, posizionare la paellera in centro tavola, affinché i commensali possano servirsi, a piacere. Volendo, è possibile aggiungere anche cozze, vongole e scampi, per un risultato ancor più di successo.

Tre segreti per una riuscita perfetta

Tra i consigli da seguire:

  • non utilizzare gli spaghetti italiani spezzati. Sicuramente il risultato sarà buono, ma non è come adoperare i fideos spagnoli, concepiti appositamente per la realizzazione del piatto. Anche la scelta di una buona paellera è fondamentale.
  • Gli chef locali, inoltre, evidenziano l’importanza di un buon brodo di pesce, fatto con ingredienti di qualità.
  • Tocco finale, accompagnare la ricetta con la salsa alioli, sorta di maionese all’aglio, tipicamente spagnola.

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