A.A.A. cercasi casa…
…e, magari, anche un lavoro. Già, poiché quello che era, un tempo, il quartier generale delle Olgettine è – ahinoi – oramai smantellato.
Proprio così, d’un tratto il sogno di una vita agiata e senza pensieri si spegne, complice l’intervento degli eredi di Silvio Berlusconi. Alle ospiti delle feste di Arcore è stato chiesto, difatti, di riconsegnare le chiavi delle abitazioni in cui hanno vissuto per anni, senza pagare l’affitto. Il che, di per sé, sarebbe già un eccellente risultato. Invece c’è chi, a dispetto di tutto, ha da ridire, promettendo perfino inattese e inedite rivelazioni. Barbara Guerra, tanto per fare un nome, minaccia – ad esempio – di rendere pubblico il file di una registrazione, compiuta evidentemente di nascosto, di un dialogo con il Cavaliere.
Che poi, in definitiva, è buffo. Dall’inizio di questa intricata storia sono trascorsi dodici anni, si sono affrontati otto processi. Eppure, il caso Ruby, neppure ora, termina di spargere i suoi veleni. Si pretende di fare ancora i conti con qualcosa che non possiede nemmeno più, fisicamente, un imputato.
La dipartita di Berlusconi, evidentemente, non è bastata a sedare gli animi di chi, nel procedimento in questione, si è giocata la faccia. Senza riscuotere, però, grande fortuna.
Dopo l’assoluzione di tutti gli imputati nel processo Ruby ter, pronunciata lo scorso 15 febbraio, i pm hanno deciso – quindi – di ricorrere in Cassazione, per annullare il responso e dare il là ad un nuovo procedimento. Sul banco degli imputati, in questa occasione, salirà solo la memoria dell’ex presidente del Consiglio.
Ricorso, peraltro, che ha già superato il primo vaglio di ammissibilità. La decisione definitiva è attesa per il 20 marzo prossimo ed è inevitabile leggere sotto la medesima luce anche i fatti di queste ultime ore. Le dichiarazioni ai giornali, le intercettazioni fatte di soppiatto, non possono entrare nel fascicolo. Ma possono apparecchiare il clima per la nuova stagione di un iter che, già in prima battuta – parole dello stesso Giudice Marco Tremolada – non sarebbe mai dovuto neanche iniziare.
Nel processo Ruby ter, le ragazze erano accusate di corruzione e falsa testimonianza, per avere – a detta dei pm – mentito sotto giuramento, in occasione dei primi processi, quando negarono di avere assistito a scene hot presso villa San Martino. Dichiarazioni, tuttavia, estrapolate, senza la presenza di avvocati e senza garanzie.
Dal canto suo, Berlusconi ha sempre ammesso e rivendicato gli aiuti economici alle giovani ospiti delle sue feste, giustificandoli come donazioni a chi aveva avuto, nell’esistenza come nella carriera, meno fortuna o, semplicemente, si era trovato moralmente e materialmente danneggiato dal risuonare degli accadimenti.
Ora, a sei mesi dalla morte dell’ex premier, i figli hanno sentenziato che non esiste ulteriore motivo, per continuare a versare l’assegno mensile di 2.500 euro, né tanto meno offrire alloggio gratuito.
La reazione, per conseguenza, specie da parte di alcune, è rabbiosa. Marysthelle Polanco promette di “vuotare il sacco“. La Guerra – di cui già si è accennato – va oltre e diffonde, attraverso i suoi legali, l’audio di un incontro con il Cav: “Primo impegno mio. Domani informo i proprietari della casa e ti facciamo avere subito un contratto di comodato. Sai cos’è? È la dazione gratuita di una casa“, promette l’uomo. Subito dopo, aggiunge: “L’intestazione non è possibile, perché è corruzione“.
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