Cannelloni: un pranzo che si declina regione per regione
Appuntamento, quello solito, con il pranzo della domenica e in tavola, possiamo immaginarlo, c’è attesa. Si sogna qualcosa che sia sostanzioso ma, al tempo stesso, succulento. Saporito e che non annoi. Perché, allora, non pensare ai cannelloni? Del resto, sono interpretabili in tante maniere differenti. Parte della tradizione, possono rivelarsi, a sorpresa, un piatto innovativo, fortemente personalizzante. Iconico, ma mai scontato.
Ve ne proponiamo tre esempi. Tre classici, intramontabili…
Cannelloni di carne alla romana
Ci sono, tanto per cominciare, quelli alla carne. Le sfoglie di pasta, in questo caso, vengono farcite con un impasto a base di manzo o vitello – per l’appunto – con tanto di aggiunta: formaggi, che si tratti di scamorza, ricotta e/o besciamella. In successione, abbondanti cucchiaiate di ragù napoletano.
La carne tritata, adoperata per la farcitura, viene cotta in una padella, insieme all’adeguato quantitativo di burro e a un misto di verdure a pezzetti, a cominciare da sedano e carota. Non vi vanno la domenica a pranzo? Poco male, sono buonissimi anche il sabato sera, a cena.
Cannelloni alla siciliana
Laboriosa rilettura di una pietanza tipica, destinata a non tradire le aspettative. Le sfoglie di pasta – in questa interpretazione – vengono farcite con carne insieme a uova, piselli e prosciutto e danno vita a un piatto calorico e corposo, indicato per un convivio numeroso.
Per la preparazione, la carne viene cotta in padella insieme a un trito, rosolato con olio, aglio e cipolla. Si aggiungono, quindi, i piselli e il prosciutto, tagliato a dadini; mentre le uova sode vengono addizionate in ultimo, tagliate a pezzetti una volta fredde.
Insomma, una ricetta speciale e ben congeniata, per soddisfare il palato di chiunque sia presente a tavola.
Cannelloni alla sorrentina
Interpretati alla sorrentina, prevedono, invece, che la pasta fresca racchiuda un sontuoso ripieno, in cui siano presenti le uova e il prosciutto, accompagnati, nella versione in questione, da formaggi leggeri, come la ricotta e il fior di latte.
Nel dettaglio, in una terrina vengono introdotte, in sequenza, la ricotta, da setacciare con cura, le uova, il prosciutto affettato a dadini, prezzemolo, parmigiano e il fior di latte.
L’amalgama darà origine alla farcitura cremosa, caratteristica di un prodotto che si disegna… irresistibile.
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