Quei 50 metri quadri ad Ortigia, dove ogni movimento è scoperta
50 metri quadri, ricavati in un palazzo dell’Ottocento, nel quartiere dei pescatori della Graziella, per un intervento che mira a ottimizzare gli spazi.
Eccola la sintesi del ‘nuovo abitare’, segno di spensieratezza, in antinomia alle frenesie del vivere cittadino. L’appartamento, realizzato nell’isola di Ortigia, cuore antico di Siracusa, prende le distanze dal tessuto urbano più recente della città, ribelle, di fronte alla realtà barocca che, via via, man mano che trascorrono i giorni, si sgretola, davanti agli occhi dei suoi abitanti. Prende le sembianze di fantasma, si confonde con la spuma del mare.
E invece eccola, la realtà contrapposta, contemporanea, che intende rendere confortevoli e funzionali aree adibite ad usi differenti. Questo il proponimento, edito dallo Studio Pietro Airoldi e realizzato, nel 2019, per un ‘locale’ dalle dimensioni contenute ma fortemente confortevole.
La metratura ridotta, che ne potrebbe rappresentare il limite, interviene, al contrario, come stimolo per conferire, stanza dopo stanza, quel ‘quid‘ di leggerezza; per studiare soluzioni di flessibilità nel riciclo delle dimensioni, secondo una logica, che agisce per sottrazione di volumi.
Un gioco agli incastri – e non potrebbe essere altrimenti – che si contestualizza ancor di più nella corrispondenza, simbiotica, fra progetto architettonico e disegno su misura degli arredi. I mobili, multifunzionali, sanno rendersi invisibili, inseriti in maniera mimetica nelle pareti. Si muovono, pur restando fermi, riassumendo il principio modernista dell’utilità d’uso, come valore estetico.
Toni chiari e materiali semplici – dunque – in assemblaggio ad un ampio utilizzo del multistrato, incastonano l’idea. Là dove l’alternarsi del bianco e del carta da zucchero riassume, anche nei colori, un linguaggio essenziale. Ensemble che, tuttavia, non dimentica il décor di matrice siciliana: i pavimenti spiccano per i rivestimenti Madeamano, intenti a riproporre, in armonia con il corollario tutto, i motivi tradizionali.
Risultato: un life domestico intercambiabile, multimediale, interattivo. Con un solo gesto, il vivere quotidiano si rinnova. Trasmuta, grazie agli arredi a scomparsa integrati a parete, adeguandosi alle esigenze del momento e aprendo le porte alle innumerevoli altre istanze, insite nell’esistenza di tutti i gioni. Lo fa senza fronzoli, condizionamenti o suvrastrutture. Lo fa e basta, come piace a chi, anche in casa, ama sentirsi in vacanza…
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