Aiutiamo Beirut! Il grido di George ed Amal
Beirut brucia. E, tra le fiamme del 4 agosto si dileguano sogni, desideri… c’è chi era in procinto di sposarsi, chi ha partorito… racconti di vita comune che, in un breve istante, si sono intercettati e intrecciati, per sempre. Ingarbugliati insieme, in quella deflagrazione nell’area fluviale, che ha registrato almeno 130 vittime e di cui le cause sono tuttora da accertare.
Si contano a migliaia i feriti; gli ospedali del Paese sono al collasso, mentre superano i 300 mila, gli sfollati. L’esplosione sembra sia stata sentita fino all’isola di Cipro, a 150 miglia di distanza.
Le indagini del Governo libanese si concentrano sulle 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio (materiale esplosivo utilizzato come fertilizzante in ambito agricolo, ndr), che pare fosse conservato nel porto, da almeno sei anni.
E, a fronte della situazione, non sono mancate le voci di chi desidera offrire il proprio contributo. Tra i primi, Amal e George Clooney. La moglie della Star hollywoodiana è, del resto, originaria di questi luoghi.
“Siamo entrambi preoccupati per la gente di Beirut”, ha dichiarato la donna al settimanale People. “… per la devastazione che stanno affrontando, in questi giorni. Abbiamo trovato tre organizzazioni caritatevoli, che forniscono aiuti essenziali sul campo: la Croce Rossa libanese, Impact Lebanon e Baytna Baytak. Doneremo 100 mila dollari a queste associazioni e speriamo che anche gli altri facciano lo stesso, secondo le loro possibilità.”
Nata a Beirut nel 1978, Amal ha lasciato il Paese, devastato dalla guerra civile, assieme alla famiglia, quando aveva appena due anni. E’ cresciuta in Inghilterra, non dimentica – tuttavia – di quella che, per Lei, è ‘casa’.
Un contributo per salvare Beirut
Sostegno, è quello che, ad oggi, abbisogna maggiormente alla Capitale. In questa direzione, sono numerosi gli Enti e le Associazioni che si sono messi in azione, a favore della causa. Organizzazioni sicure, a cui dare una mano, anche con un contributo esiguo.
Lebanese Red Cross
La Croce Rossa libanese, con 3000, tra medici e personale tecnico-sanitario, e oltre 300 ambulanze sul campo, sta lavorando senza sosta, in questi giorni, per fornire assistenza gratuita ai feriti. Chiede, a tutti, una donazione diretta (non a terze parti).
DONA ORA
Impact Lebanon
L’organizzazione no-profit Just Giving, specializzata in crowdfunding (che ha già supportato moltissime cause, in 164 paesi nel mondo, raccogliendo e devolvendo 4,5 billioni di dollari) ha creato una pagina di raccolta fondi, a supporto della situazione. L’obiettivo è un tetto di 5 milioni di sterline, che saranno donate ad altre organizzazioni non governative, nel Paese.
Save the Children
L’Organizzazione Mondiale che opera da oltre 100 anni per garantire la sicurezza e la salute dei bambini, a livello globale, sta offrendo forniture essenziali ai bimbi colpiti dal disastro e alle loro famiglie.
DONA ORA
Lebanese Food Bank
L’organizzazione, caritatevole, si impegna per combattere la fame nel mondo, con lo scopo di eliminare la piaga, attraverso programmi mirati. Ora più che mai intende offrire una mano alle vittime della tragedia, fornendo cibo e aiuti primari.
LEGGI SUL SITO LE ALTRE NEWS
LEGGI I FATTI LEGATI ALLA CRONACA
Commento all'articolo