Metti, un giorno, un orto sul terrazzo…
Giardinaggio? Sì, grazie! Giacché, dietro, c’è assai di più di quanto possa inizialmente sembrare. Al dì là della coltivazione naturale di frutta e verdura o del poter piantare fiori che abbelliscano e valorizzino l’ambiente, l’attività stessa presume attenzione, amore, rispetto. Gesti, delicati e gentili, che riescono a far bene anche all’anima. Perché curiamo il giardino ? Tra l’innumerevole bagaglio di risposte, forse, anche il fatto che si tratta di un’attività capace di rigenerarci. Enigma che scrittori, artisti, scienziati e filosofi ci aiutano a scandagliare e comprendere.
Ecco perché, oggi più che mai, complici i ritmi generali di vita, decisamente frenetici, lo scarso tempo a disposizione e, magari, i pochi soldi, è semplice lasciarsi affascinare da un piacere che comprende anche fatica e dedizione; meccanismo, tra l’altro, per ritrovare se stessi, isolandosi dal resto del mondo.
Cura della terra, insomma ma, al tempo stesso, cura dello spirito; passione intergenerazionale e per niente classista. Il giardino rappresenta, in qualche modo, una via di fuga. E’ un bozzolo accogliente nel quale rifugiarsi. Non solo: “Il giardino è un ottimo insegnante. Insegna la pazienza e un’attenta vigilanza, l’industriosità e la parsimonia e, più di tutto, la fiducia totale“. Parola di Gertrude Stein.
Nel momento, poi, in cui si risolva l’enigma sul perché curiamo il giardino (e non è necessario trovare a tutti i costi una risposta) è tempo di dedicarsi all’universo ‘verde’, sia pure, semplicemente di un piccolo terrazzo cittadino. Con un pizzico di inventiva e armati di pazienza possiamo anche imparare a coltivare piante e micro ortaggi, dall’aloe alla salvia, passando per basilico, broccoli, lattuga, lavanda e origano. Poco importa, poi, esser dotati di pollice verde o porsi di fronte alla situazione, in veste di principianti assoluti. In ogni caso, il consiglio rimane invariato: “prendete un po’ di terriccio e iniziate“. “Che sia in casa o all’aperto, il giardinaggio non è una scienza esatta ma tutta questione di istinto e fare è l’unico modo per imparare“.
Così, l’Abc si delinea facilmente. Bastano un piccolo annaffiatoio, un nebulizzatore, un paio di forbici e un mix di terriccio. Tra l’adeguata selezione dei vasi e qualche dritta riguardo ai parassiti, le istruzioni per l’uso comprendono “un pizzico di inventiva, pazienza e qualche tentativo“. Modo, questo, per “riempire i davanzali, il piano della cucina, le mensole e molti altri angoli di casa con piante rigogliose“, da “mangiare o usare per i vostri piatti o una tisana rilassante. O rallegravi semplicemente della loro presenza“.
Un’arte – un’arte quasi curativa – adatta a tutti.
“Forse avete già provato a comprare alcuni vasi ma avete visto perire miseramente le vostre piante e vi siete convinti di avere il “pollice nero”; oppure, avete già uno spazio verde e cercate il suggerimento giusto per migliorarlo”. Il vero consiglio, al riguardo, è quello di “modificare il vostro approccio. Perché coltivare, in vaso o in piena terra, significa innanzitutto creare un luogo ricco di biodiversità e in armonia con l’ambiente, capace di regalarci bellezza, un profondo senso di benessere e (perché no?) cibo“.
Un universo trasversale, in cui chi è alle prime armi può giocarsi le medesime carte dei più esperti. Tutto sta a conoscere lo spazio in cui ‘operare’: saperlo scegliere e avere coscienza di quanto se ne abbia a disposizione; decidere cosa coltivarci – orto o giardino? – e quali attrezzature, per conseguenza, siano necessarie. Inoltraci, in seconda istanza, coraggiosi, lungo il cammino della piantumazione, dell’autoproduzione, dei semi, dei trapianti e degli innesti. E’, quindi, la volta della manutenzione, con tanto d’occhio alle biodiversità e agli insetti impollinatori.
Del resto, “ogni giardino, balcone e davanzale svolge molte funzioni: contribuisce ad abbellire il nostro quartiere e il territorio, aiuta il clima, favorisce la biodiversità, dà un contributo al benessere psicologico delle persone appartenenti alla comunità e, in più, può fornire nutrimento“.
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