Coronavirus, quando l’autoerotismo aiuta il sistema immunitario
In un momento in cui i contatti sono banditi e, come estranei, si procede alla distanza di un metro l’uno dall’altro, un sospiro di sollievo ce lo permette la scienza. Vietati i rapporti sessuali, sì, ma non l’autoerotismo. Un team di scienziati ha scoperto che il sesso fai da te può rafforzare, infatti, le difese immunitarie.
Non tutti i mali vengono per nuocere… chissà. Fatto sta che il sesso made in Coronavirus è un ‘self made sex‘. Derubricati gli ammonimenti, accantonate, per pochi istanti, le prescrizioni, ciò che rimane tra le mani – è il caso di dirlo – è il gusto di regalarsi piacere.
Sia chiaro, qualora la coppia sia assolutamente sicura della non positività al Covid-19, non esistono restrizioni. Tuttavia, a ben guardare, chi può dirsi realmente certo?
Non resta, dunque, che incanalarsi tra i vicoli, per dirla figurativamente, dell’autoerotismo.
C’era un tempo in cui i ragazzi venivano redarguiti, li si minacciava dicendo loro che avrebbero perso la vista. Nulla di più lontano dalla realtà. Il rilascio di endorfine – come ormai noto – effetto del godimento autoindotto, è in grado di restituire il buonumore. Non solo, pare, da recenti studi, che sia capace perfino di migliorare la propria risposta immunitaria
Lo studio sull’autoerotismo, presso la Clinica Universitaria di Essen
Stando alle dichiarazioni della Dottoressa Jennifer Landam, specialista che opera nell’ambito dell’endocrinologia, il sesso fai da te migliorerebbe la risposta del corpo umano nei confronti degli agenti patogeni. Convinzione che, per quanto possa lasciare perplessi, non è figlia di un parere personale, ma deriva dai risultati ottenuti da una ricerca, condotta presso il Dipartimento di Psicologia Medica della Clinica Universitaria di Essen (Germania).
Per comprendere più efficacemente i parametri dell’analisi in questione, ne va spiegato il procedimento. Sono stati esaminati gli effetti della masturbazione su 11 volontari, ai quali è stato chiesto di praticare autoerotismo mentre i medici, presenti, provvedevano alla registrazione dei dati. Lo screening, effettuato in due diversi momenti, e cioè all’inizio e al termine dell’esperimento, ha permesso un confronto attendibile dei risultati . Ebbene, si è registrata una significativa variazione (al rialzo) del numero dei globuli bianchi presenti nel sangue di ciascuno, in seguito al raggiungimento dell’orgasmo.
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