Manovre di… Speranza

Manovre di… Speranza

By by superticket… da martedì 1 settembre la storia cambia.

Ogni volta che una persona non si cura come dovrebbe, per motivi economici, siamo dinanzi a una sconfitta e a una violazione della Costituzione. Per questo, a dicembre abbiamo approvato la norma, che entra in vigore dal 1° settembre. Il superticket è abolito e nessuno lo pagherà più“. Stigmatizzante, il ministro della SaluteRoberto Speranza che, su Facebook, rende note le decisioni del Governo, riguardo alla quota fissa che i pazienti sono costretti ad erogare su ogni ricetta, per prestazioni diagnostiche e specialistiche.

Mettiamo una bella croce sull’impegnativa. Questo il senso di un gesto che mira, negli intenti, ad una volontà ambiziosa.

Regione per regione, si evince nel documento programmatico di bilancio 2020, la cifra può spingersi fino a 10 euro. L’ammontare stabilito si paga sulle ricette per visite ed esami e viene applicato a macchia di leopardo, lungo il territorio dello Stivale. C’è chi applicherà la quota integralmente, chi, invece, si è dato già da fare per provvedere all’abolizione; chi, a mezza via, prevede un pagamento, in base al reddito o al valore della ricetta.

Un punto a favore – tra tante polemiche – per il Ministro, che da tempo, insieme alle forze politiche attigue, ha avviato una vera e propria battaglia, sull’argomento.

Il superticket – dati della Corte dei Conti alla mano – rappresenta un’entrata erariale, per lo Stato, pari a circa 414 milioni di euro. Una situazione, tuttavia, eterogenea, che varia da contesto a contesto.

Esenti dal balzello erano – inizialmente – Basilicata, Sardegna, Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Bolzano (la legge che lo ha istituito – datata 2011 – non ne prevede l’obbligo e si pone l’accento sull’individualità, da parte delle Regioni, di deciderne le eventuali modalità applicative). A queste, si sono volute aggiungere, nel lungo termine, altre realtà.

Si è cancellata, così facendo, la “diga, all’accesso al Servizio Sanitario Nazionalela scelta, fatta dal Consiglio dei Ministri, è una vittoria per lo Stato, nel nome dell’articolo 32 della Costituzione“. Dichiarazioni, queste ultime, che risalgono al momento dell’approvazione. Ma che suonavano già allora della voglia di mettere basi certe su un percorso, che intendeva misurarsi assai più oltre.

Le risorse necessarie sono già in bilancio, anche per le prossima annualità“. Parole di ‘Speranza’.

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