Kim Kardashian vs. Kanye West. E’ iniziata la guerra

Kim Kardashian vs. Kanye West. E’ iniziata la guerra

Lo avevamo lasciato carico di ambizioni, deciso a candidarsi alle prossime presidenziali; lo ritroviamo qui, intento a lavare i panni in pubblico, come l’ultima delle massaie, insieme alla rispettiva consorte – ancora per poco? – ricca e famosa al suo pari. Nella favola tra Kim Kardashian e Kanye West sembra si intravedano i titoli di coda. A rivelarlo, alcune indiscrezioni, che non tardano a sottolineare come la decisione della ‘real’ consorte sia stata – non poco – condizionata dalle recenti affermazioni del marito. Dichiarazioni che lo vedono decisamente contrario all’aborto legalizzato; affermazioni antisemite, misogine, in favore dell’uso delle armi… decisamente pesante da sostenere, per la regina dei Social.

Risultato: lo stile di vita della Star – di Instagram e Co. – si sarebbe letteralmente tradotto dalle stelle alle stalle, con quel tanto di insonnia che non guasta mai in un quadro di sofferenza.

E mentre la ‘nostra’ si industria e si rivisita studentessa in giurisprudenza – seguendo le orme di papà – le turbolenze, nel lavoro come nella vita privata, non si fanno attendere.

La saga – o reality, chiamatela come credete – Keeping Up With The Kardashians terminerà a breve e, intanto, il rapper 43enne che l’ha impalmata, lancia invettive da lasciare basita perfino colei che l’ha sposato. Una sorta di delirio – secondo la Kardashian, che avrebbe condotto Kanye sulla via del divorzio.

Kanye è bipolare… È una persona brillante ma complicata“, faceva sapere, non meno di qualche settimana fa, la 39enne; mentre Lui straparlava su Twitter.

Secondo quanto noto, per la coppia è già partito il conto alla rovescia, specie dopo l’ultimo episodio. Un video, postato dal musicista, in cui urina su un Grammy, in segno di protesta contro le case discografiche. Il ribelle di turno, a quanto pare, si rifiuterebbe di “attenersi al piano di assistenza” e Kim se ne ricava “profondamente delusa“.

That’s it. Benestanti, Signorotti del mondo… poi cadono, di fronte ad una vita che – fortunatamente – si pone trasversalmente. Non basta, per difendersi, barricarsi tra quattro mura lussuose. Non funziona così. Il gioco è assai più insidioso. Richiede pazienza, sensibilità, capacità di osservare… a volte – lo ammettiamo, non disdegna neppure un buon avvocato. Anzi, meglio, una bella laurea in legge.

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