In maglia… resta sempre il più comodo dei gilet
Smanicato, in maglia o anche in lana, o magari in viscosa. Appartiene a quella sfilza di capi, per anni riposti nel guardaroba menswear. Eppure adesso fa la sua ricomparsa, non solo nel vestiario maschile ma, addirittura, si appropria del suo spazio nell’abbigliamento femminile. E’, oltretutto, quello che, più comunemente, conosciamo come gilet, una mise pratica e confortevole, ed estremamente versatile, fonte di stimolo per abbinamenti spesso affatto scontati. Apre, infatti, le porte a combinazioni cromatiche e grafiche ‘rivoluzionarie’, grazie all’accostamento di colori e geometrie, del tutto impreviste. Suggestioni inaspettate, di fronte ad uno tra i simboli del vestire più classico.
Design essenziale. Tinta unita, bordeaux. Sono questi gli equilibri, su cui regge il gilet in puro cotone Meraki. I bordi rifiniti, la lavorazione a costine… si gioca sui dettagli, curatissimi, come la vita elasticizzata e la chiusura a bottoni, ton sur ton, il successo di quello, che può considerarsi un sempreverde.
Creato apposta per la stagione fredda, suggerisce il pensiero, da avvicinare ad un look da ufficio, con camicia, jeans e sneaker, il tessuto misto lana lo rende caldo e morbido. Scollo a V, Fulier lo propone nella sua versione grigio chiaro, arricchito da quella percentuale di poliestere, che impedisce alla stoffa di deformarsi.
Blue, come il colore del cielo, del mare, della notte. Come la noince scelta da Kallspin per il suo gile. Misto cashmire – qui si fa sul serio – è caratterizzato da un motivo intrecciato e dalla tipica chiusura a bottoni. Adatto anche per outfit dal tono ricercato.
Biutimarden rispolvera, invece, il motivo a rombi e lo fa ripercorrendo le gradazioni del grigio, in sintesi con sottili righe nere. E se quanto descritto non bastasse, a rafforzare ulteriormente l’appeal del ‘pezzo’ in questione, il mix di lana e acrilico, che sfrutta il calore naturale del filato animale e le proprietà elastiche del sintetico, donando ulteriore versatilità all’indumento.
Coshow, infine, introduce la viscosa lavorata a coste, in una sfumatura beige, abbinabile a più riprese. I bordi rifiniti da fasce elastiche completano l’opera., per una portabilità che attraversa le diverse ore della giornata.
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