Storie di calcio… all’italiana

Storie di calcio… all’italiana

Il calcio ai tempi del Covid… vaglielo a raccontare in quel di Coverciano. Da ormai più giorni, dall’aula magna del Centro Tecnico gli Azzurri ‘superstiti’ e lo staff, guidato da Evani, si collegano in videoconferenza con la Capitale, in attesa dell’amichevole che questa sera si terrà a Firenze, contro l’Estonia. E Mancini dirige, monta e ri-smonta gli equilibri, rivede gli incastri, indica cosa, come, quando… a tutto schermo.

Quando poi la squadra scende sul ‘suolo di battaglia’, quello vero, sul pc romano del Commissario Tecnico scorrono in diretta le immagini dell’allenamento, da analizzare, anche quelle, insieme al suo braccio destro, più avanti. Come a dire, quattro occhi vedono meglio che due e, in questo caso, le prospettive sono molteplici.

Esempio calzante del più moderno smart working applicato allo sport. Operazione che, peraltro, Mancini spera di poter interrompere a breve. Già per la Nations League in virtù dell’incontro con la Polonia, domenica prossima, l’allenatore potrebbe accomodarsi regolarmente in panchina, solo a patto – questo va detto –  che, nel frattempo, arrivi il secondo tampone, dal valore negativo.

Intanto, il rituale della Conferenza Stampa prepartita, anche quello, ricade sul fido Evani. Un uomo, insomma, per tutte le stagioni. Al suo fianco, il team manager Oriali, in sostituzione del Capo Delegazione, Vialli. Un gioco… in bilico. E gli equilibristi del pallone sono gli 11 giocatori, guidati dal capitano Bonucci e dispensati dall’amichevole, ma indispensabili per il match successivo. Si spera in Acerbi e Barella, con il nulla osta delle rispettive Asl. Vane, invece, le aspettative, per Gianluca Mancini, Spinazzola e Cristante, in isolamento fiduciario. Né, tanto meno, potranno raggiungere la Nazionale Lorenzo Pellegrini e l’immarcescibile Immobile, entrambi imbavagliati, dato il responso positivo al tampone.

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