Epilogo di una Stella stropicciata dalla vita…
‘Bello e impossibile…‘, cantava, qualche anno fa, Gianna Nannini.
Bello forse, ma senza il fulgore dei primi tempi, aggiungiamo noi che, a malincuore, osserviamo una Stella avviata la tramonto. Probabilmente c’è ancora molto da dire, ma l’impressione di ‘decadenza’, quando lo splendore è evidente, si fa notare ancor di più. Accentuata dal ricordo di quel che è stato; di come, fino a quel momento, ha lasciato che di sé ci viziassimo.
Così è per Johnny Depp. L’attore, nell’Olimpo delle Star Hollywoodiane, sembra ormai definitivamente detronizzato. Merito – si fa per dire – dei suoi vizi; responsabilità delle innumerevoli disavventure che, partendo dalla vita privata, hanno finito per ripercuotersi anche sul lavoro. Accade – insomma – che, intorno al pirata più sexy del Grande Schermo si faccia terra bruciata. La burrascosa separazione da Amber Heard non sembra proprio aver portato bene.
Una volta persa la controversia aperta contro il The Sun, tacciato di averlo diffamato (il tabloid britannico aveva ricamato sull’accusa di maltrattamenti nei confronti della ex, additandolo a ‘picchiatore di mogli‘), Deep si è visto costretto a rinunciare al ruolo del mago Grindelwald, nel terzo capitolo della serie fantasy: Animali Fantastici. La Warner Bros ha preferito allontanarlo dal set, sostituendolo con Mad Mikkelsens.
Alla prima caduta, accettata, nonostante tutto, senza polemiche, segue ora la comunicazione, da parte di Netflix, di voler cancellare i film interpretati dal 57enne. Bye bye Donnie Brasco, Secret Window, Black Mass… Sulla piattaforma non c’è più posto per queste pellicole. Almeno, per quel che riguarda America ed Australia. Nel Continente – Italia compresa – non cambia ancora nulla.
Buffo pensare che, solo pochi giorni fa, in un post natalizio, il ‘nostro’ si augurava “un futuro migliore, dopo un duro 2020“. ‘E chi può dichiarare altrimenti?’, viene da commentare.
Di fatto, è bastata una sentenza, per dare il là ad un susseguirsi di decisioni e prese di posizione, niente affatto piacevoli. Del resto, come non prendere le distanze dal comportamento evidentemente poco condivisibile del Divo? Non sono bastate neppure le rimostranze dei fan a far leva sul provvedimento. La punizione, esemplare, rimane, ad illustrare un inesorabile cammino che mira in basso. Rotola giù, senza riuscire ad arrestarsi.
E ci torna in mente la sorte, simile per certi aspetti e non meno sconcertante, toccata da un altro volto celebre: Kevin Spacey. Epurato, cancellato, scomparso, come se non fosse mai esistito. Il protagonista di House of Cards, uno tra i talenti più geniali ed eclettici che si siano mai conosciuti è stato spazzato via in un lampo e senza opportunità di revoca.
Ci manca. Oltre anche gli errori, imperdonabili. E speriamo tanto che, anche Johnny non abbia a fare la stessa fine; convinti, noi, che i binari su cui viaggiano capacità e morale non dovrebbero mai incrociarsi. Non quando l’attitudine è talmente spiccata da condurre – suo malgrado e al di là dell’umana natura – comunque al bello.
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