L’oscuro presagio sul capo della Regina…
Squilli di tromba: la Regina è scomparsa. No, non stiamo parlando di Elisabetta II, ancorata, nonostante pure le profezie di Nostradamus, al proprio trono. Anche se la protagonista della nostra storia le è, in qualche modo, affine. Sulla Torre di Londra, Merlina è, infatti, la Sovrana dei ‘ravens’. Il pennuto, dalle dimensioni piuttosto importanti, si è reso desaparesido da settimane, tanto che i guardiani cominciano a trarre le prime, inevitabili, conclusioni.
E se sua Maestà, quella in carne ed ossa, ancora non ha rinunciato a brillare in tutta la sua magnificenza, l’assenza del corvo più popolare della Capitale britannica è vissuta come un allarmante segno di sventura. Leggenda vuole che: “Se i corvi della Torre di Londra moriranno o voleranno via, la Corona cadrà e con essa la Gran Bretagna”. Anche a dispetto delle previsioni, sua Altezza Reale, lo ricordiamo, ha superato le 90 primavere. Non ci sarebbe poi un granché da stupirsi. Ma tutto, visto un quest’altra ottica, suona vagamente di sinistro.
Per spiegarvi meglio: i corvi che abitano la Torre non devono mai essere inferiori alle sette unità e attualmente, stando all’ipotetica dipartita della ‘Regina’, si contano giusto nello stretto necessario. Dita incrociate, dunque, sull’arrivo di un pulcino ‘ad hoc‘. Come a dire: “E’ morto il Re. Viva il Re“, motto, figlio di una tradizione millenaria. Purché questo Re ci sia.
Il punto è che, nonostante il programma di ripopolamento lanciato nel 2018, rintracciare esemplari d’allevamento è diventato assai complicato. Ci si deve arrangiare, di conseguenza, con le sole risorse a disposizione.
La questione, del resto, è sempre stata ‘aperta’ per gli inglesi, sin dai tempi di Carlo II. In tempo di guerra – durante l’ultimo episodio bellico, per la precisione – fu lo stesso Winston Churchill ad ordinare che il numero dei volatili venisse costantemente incrementato. Lungimirante, come da consuetudine, l’uomo politico.
E un che di misterioso ed enigmatico, la Fortezza situata a nord del Tamigi, lo costudisce da sempre. E’ qui che venne decapitata, nel 1576, Anna Bolena, seconda moglie di Enrico VIII e, alla distanza di sei anni, la medesima sorte toccò a Catherine Howard, quinta sposa del Monarca. Videro, ancora in questi oscuri luoghi, la prigionia, Guy Fawkes, ideatore della celeberrima Congiura delle polveri, atta a rovesciare il potere nel XVII secolo e persino Rudolf Hess, delfino del Führer.
Uccelli – per così dire – esposti all’occhio di un binocolo che li tiene preventivamente e senza sosta sotto osservazione. A prendersene il sostento, il Maestro, delegato alla cura attenta dei pennuti. Non un mestiere qualunque, dal momento che, per intraprenderlo, occorrono, alle spalle, 22 anni di militanza nell’esercito Reale. A ricoprire, attualmente, la carica, Chris Skaife. Li nutre, si racconta, con una dieta a base di carne cruda e biscotti inzuppati nel sangue. Ma questa – potete immaginarlo – è un’altra storia…
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