La baruffa della ‘beef’, a suon di TikTok

La baruffa della ‘beef’, a suon di TikTok

Tu m’hai provocato, ed io me te magno!” Così minacciava, l’Albertone Nazionale, il suo piatto di ‘maccaroni‘, come gli Americani, più comunemente, amavano definire i nostri spaghetti.

Stavolta, protagonista del racconto non è un Nando Mericoni qualunque, bensì l’eccellenza della cucina contemporanea; il Re del Filetto alla Wellington; lo Chef più popolare del Regno Unito.

Stiamo parlando, cari interlocutori, di Gordon Ramsay, celeberrimo Patron dei Cooking Show di tutto il mondo, o poco ci manca. Ebbene, la vicenda prende piede nel momento in cui, provocato da una influencer vegana che, per stuzzicarlo, ha voluto persino dedicargli una canzone su TicToK, l’istrionico cuoco anglosassone ha scelto, in tutta risposta e senza troppo tergiversare, di ‘addentarle’, letteralmente, un hamburger in faccia.

Than vegan Teacher‘ – con questo pseudonimo la conoscono i più – è un’accanita sostenitrice dell’alimentazione ultra-bio. La donna, che nel profilo conta quasi 2 milioni di seguaci, ha voluto dedicare una serie di versi al famosissimo artista del cibo succulento.

Smetti di mangiare gli animali, è sbagliato, Gordon Ramsay. Ferire gli animali è sbagliato, Gordon Ramsay. Condividi questa canzone. E se mi chiami donut (stupida), va bene. A patto che tu sia vegano, da oggi in poi“. Un motivetto, creato con il preciso intento di manifestare il personale disappunto nei confronti di chi, in controtendenza, preferisce non aderire alle più recenti speculazioni new-age.

Abbasso la carne e i suoi derivati, in sostanza, con buona pace di tutti gli onnivori.

Il video, ‘intercettato’ dal ‘nostro’, ha provocato, forse, da parte dell’interessato, la più ovvia delle reazioni. Su Instagram, Ramsay si è lasciato riprendere, alle prese con l’insalata. La mangia, voracemente. Si accanisce, perfino, fin quando non la sputa, preferendole un assai più accattivante pezzo di carne.

Un hamburger di carne è stato consumato nel fare questo TikTok“, allega poi, a corredo delle immagini. Commemorazione ironica di ciò che un tempo fu e che non è più, finito nello stomaco del famelico carnefice. Oltre 10 milioni di visualizzazioni, in assunto. E un ultimo, lapidario, commento: “E’ un onore che sia stata scritta una canzone su di me… e ora, torniamo al mio hamburger di manzo“. Ancora un morso, e via.

LEGGI ANCHE: Terry Giacomello: quel dessert che gioca ad intrepretare ‘la pasta’

LEGGI ANCHE: E Dio creò la Pizza, ma Cracco la divise a metà

Commento all'articolo