Bridgerton? Me lo porto a casa
Nell’epoca in cui Bridgerton la fa da padrona tra le serie più seguite su piattaforma, come non può influire, quest’ultima, su una visione dell’arredare che affondi le proprie radici su uno stile tipicamente english? Immaginate elegantissime country houses, in cui spicca un salone che sottintende a regole ben precise. Un codice già scritto e per questo elementare a cui attenersi, che caratterizzi gli ambienti, li identifichi, secondo un determinato criterio di riconoscibilità.
Forse da rimanere sorpresi resta poco, in questa circostanza. Ma, di sicuro, non si lesina in ricercatezza.
Per risalire alle origini della tendenza occorre indietreggiare fino al diciassettesimo o al diciottesimo secolo, in cui il tocco rustico finiva per combaciare con un’allure – immancabile – di raffinata educazione. Attitude, che ripercorreva, spazio dopo spazio, quello, consolidato appunto, delle farmhouses. Un modus operandi che, di stanza in stanza, può abbracciare l’intera abitazione, ma in cui protagonista assoluta resta, comunque, la camera da pranzo.
Nel dettaglio, dunque, partiamo proprio da qui…
In primo piano, il tavolo. Rettangolare oppure ovale, arricchito da sedute imbottite o magari, decorato da centrotavola. Che siano vasi o candelabri, resterà, ipso facto, il Signore della scena.
E, da quest’ultimo alle poltrone il passo è breve. Perfetta, poi, in abbinata, una credenza, in cui riporre i set di stoviglie eredità di famiglia o i ‘pezzi’ più prestigiosi del corredo. Bando al minimal, nell’arredo in questione si distinguono i quadri alle pareti, i vasi, colmi di fiori variopinti, servizi in ceramica da mettere in bella mostra sulle mensole insieme ai souvenir, ricordo di esotici viaggi.
Tra gli altri complementi indispensabili, la libreria e specchi, di dimensioni imponenti, da appendere alle pareti oppure poggiare con un sostegno a terra, secondo i trend più attuali. Vistoso, possibilmente pendente, dovrà essere anche il lampadario che, in concomitanza con le candele, contribuirà nella resa dell’atmosfera più appropriata all’ambiente.
E, giacché di clima ‘caldo’ si tratta, i materiali da prediligere saranno, rispettivamente, il legno per quanto riguarda i mobili, la pietra per i pavimenti. Alle pareti? Carta da parati, che – tra l’altro – è tornata di gran moda.
Da non trascurare, infine, l’accostamento dei colori. Spazio ai neutri, ma anche al rosa, nel caso in cui le ampiezze non risultino eccessive. Qualora invece ve lo possiate concedere, optate per tinte audaci, dal rosso al verde… osate, insomma, senza timore di avventurarvi.
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