Stanotte dormo… a Lisbona
Sobrietà? Bussate a un’altra porta, che qui non fa per voi.
“Più che proporre era necessario omettere. Più che progettare, recuperare e integrare. Più che comporre, risultare semplici e silenziosi“, spiegano, difatti, gli artefici di cotanta grazia.
Tra gli edifici di Rue de São Mamede
E, in effetti, tra queste stanze non c’è traccia di minimalismo; né sarebbe possibile individuarne. Il team autore del restyling conosce a menadito le peculiarità di quello che, un tempo, incastonato al primo piano di un palazzo del XVIII secolo, costituiva parte di un hôtel particulier – nel cuore di Lisbona – e che oggi, tra foglie di lauro e civettuoli riadattamenti, si propone come sontuoso appartamento – CR Apartment, per l’appunto – di indirizzo strettamente portoghese.
315 metri quadri ripensati, secondo le menti vivide di ESQVTA (eu.sei.que.vou.te.amar), studio di progettazione di architettura e di interni di Porto. Uno spazio smisurato, attraversato in lungo e in largo da decorazioni barocche, putti danzanti e quanto di meglio possano offrire gli stilemi rinascimentali. Sfarzo, dunque, senza mezzi termini, a livello architettonico, non di meno caratterizzato da un design estremamente funzionale, secondo le necessità abitative degli inquilini. Undici stanze – a ben guardare, un numero infinito – residenza, prima, del noto decoratore Pedro Espirito Santo; poi dimora di chi, nell’impronta, ha inteso rivendicare una filosofia meno mondana dell’abitare e più strettamente familiare.
Manovre impercettibili per risultati sorprendenti
“Il programma di intervento… si è basato sulla manutenzione, sulla conservazione e sul restauro di tutto il patrimonio architettonico della proprietà“, confermano da Esqvta. “Adattando il nostro progetto alle esigenze della famiglia, ad esempio, abbiamo ricavato da uno a sei bagni indipendenti“. Hanno lavorato, insomma, i ‘nostri’, in punta di piedi, elaborando interventi – quelli sì essenziali – affinché in nulla ne risentisse la cornice originale.
Cambia, tuttavia, il ritratto. Il quadro di arredi scelti è infatti “un’attenta selezione di pezzi di design senza tempo che, dal culmine dell’arte settecentesca, proietta chi la vive nel fiore all’occhiello del progetto del 21° secolo“. Dal grande tavolo rotondo al centro della sala da pranzo alla cucina hi-tech; dai letti a baldacchino ai bagni in stile Impero, qui si riscrive la storia, insomma, “con altri oggetti e nuove argomentazioni“.
“Ciononostante – si fa chiarezza – il principio di ideazione e costruzione resta lo stesso: una casa in cui vivere, che desidera solo di essere vissuta“.
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