Scacco al Foie Gras, sostituiamolo con il Faux Gras

Scacco al Foie Gras, sostituiamolo con il Faux Gras

Via dagli scaffali, come fosse un elemento disturbante, residuato di un’idea dell’alimentazione che poco o nulla corrisponde alle più recenti tendenze animaliste. Ecco, dunque, che il Foie Gras abbandona anche IPER, ultima in ordine di tempo, dopo CoopCONADEsselungaCarrefourLidlMDBennetTigrosPamCrai e tutta la GDO che opera sul nostro territorio (compresa Eataly).

DALLA TRADIZIONE…

Salutiamo la prelibatezza, parte integrante della tradizione francese e rivolgiamo la nostra attenzione, principalmente, alla salvaguardia delle povere anatre, sottoposte, fin qui, al crudele trattamento di alimentazione forzata – altrimenti detto gavage – ormai in controcanto con una società, quella attuale, intenta ad una visione più consapevole del mondo animale e ad un approccio più rispettoso.

Non che noi Italiani ne andassimo pazzi, ma è comunque un pezzo di storia gastronomica che se ne va. Merito/demerito dell’associazione Essere Animali che, grazie alla campagna Stop foie gras #ViaDagliScaffali ha sensibilizzato pubblico e Aziende, divulgando anche il procedimento efferato, tramite il quale si ricava il prodotto. La mobilitazione è iniziata nel 2015, facendo ricorso ad una serie di flash mob, appositamente creati all’entrata dei supermercati.

…ALL’INNOVAZIONE

Obiettivo raggiunto, ma non basta. All’orizzonte si profila, ora, un’altra novità, vale a dire che, bando ai classicismi, si fa spazio, tra le nostre tavole, il Faux Gras, edizione vegana e ‘falso’ d’autore, destinato a bypassare quel che finora ci ha raccontato il costume.

Capostipite della nuova frontiera, Alexis Gauthier, chef del ristorante stellato londinese Gauthier Soho, in una versione cruelty free. La pietanza, disponibile all’assaggio nel suo locale, a partire dal 1 giugno prossimo, sulla falsariga di quanto raccontato sin qui, nasce in collaborazione con Peta, organizzazione no profit, a sostegno dei diritti degli animali. Il cuoco ha sdoganato la rilettura vegetale del tanto noto paté, dosando, nella rivisitazione, lenticchie, funghi, scalogno, noci e barbabietole, ricoperti di burro vegetale.

Una visione etica, ancora una volta, sana, gustosa del buon cibo, a fronte di abitudini che giorno dopo giorno si allontanano dal nostro modo di pensare e di mangiare.

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