Camping? No grazie, preferisco il glamping
Di necessità virtù? Beh, è nell’umana indole la capacità di adattarsi. Anzi, meglio, il talento di saper convertire l’utile in dilettevole, o viceversa. Così, se in molti amano immaginare una vacanza a contatto con la natura, è vero anche che non tutti sopportano i ‘disagi’ di un quotidiano, in cui sia necessario rinunciare ai privilegi delle quattro mura.
Perché farlo, allora?
Appassionati (e non) del campeggio, sappiate che esiste un’alternativa, altrettanto valida. Enormemente soddisfacente. Trattasi del Glamping, sintesi di glamour e camping, per l’appunto. Soluzione perfetta per chi, desideroso di stare all’aperto, non intenda, comunque, rinunciare al comfort.
C’è posto per un letto, anche oversize e per gli arredi. Cucina e bagno pretendono, in genere, altri lidi. Ma non è sempre così. La Iurta, ad esempio, di matrice Mongola, è fornita di tutto, mentre le Tepees ripropongono le strutture ideate dai nativi d’America. In grande rispolvero, le case sugli alberi, dotate, queste ultime, persino di impianto idraulico ed elettricità.
Sono fornite, solitamente, di riscaldamento, anche le cosiddette capanne o casette, assai simili ad una vera casa. E, giacché e possibile prendere in affitto qualsiasi tipo di alloggio, meglio informarsi su cosa comprenda esattamente la struttura. L’offerta non lesina, dunque è bene stabilire quali siano le reali esigenze. Per fare un esempio, in alcuni posti sono ammessi gli animali domestici.
Per una ricerca più selettiva, esistono, del resto, siti adibiti: Glamping Hub, per dirne uno, o anche Glamping.com.
Tra le notazioni da considerare, le condizioni meteo, le eventuali situazioni di pericolo presenti in zona, le temperature e l’escursione termica, a cui porre rimedio con radiatori portatili, piuttosto che ventilatori. Al riguardo, il suggerimento è di stilare un elenco di tutto quel che c’è da considerare o quel che può rendersi utile.
Vestiti, pantofole e scarpe comode, prodotti da bagno, kit di primo soccorso, spray insetticidi. E, ancora, utensili da cucina non dovranno mancare e, con essi, magari, un fornello a gas e una borsa frigo. Per il resto, dicevamo, c’è spazio, di sicuro, almeno, per un materasso ad aria e calde lenzuola. Altro elemento da non trascurare è l’illuminazione. Che ne pensate di una lanterna da appendere sul soffitto della tenda e altre due, da sistemare appena fuori? E c’è pure chi pretende – e trova – un vero e proprio lampadario.
Il mobilio? E’ essenziale, ma funzionale: comodino, sedie, tavolo, pouf e casse di vimini contribuiranno a conferire all’atmosfera un tocco casalingo. E perché, per sentirsi più a proprio agio, non pensare di portare appresso anche specchi, addobbi, pezzi d’arredo? Del resto, potrebbero venire posizionati nell’area esterna. Un barbecue, per dirne una, un’amaca… perché no. E una scopa, che una spazzata, ogni tanto, non fa mai male.
LEGGI ANCHE: La Cabin immersa nella giungla: ‘unconventional’, funzionale, deliziosa
LEGGI ANCHE: La politica della vacanza, prospettata per due
Commento all'articolo