Da grande, per amarti tutta la vita, vorrei diventare…

Da grande, per amarti tutta la vita, vorrei diventare…

Fedele come l’arma… o come Gibboni, Lupi, Cigni, persino. Lo sapevate? Si tratta, in tutti i casi, di specie monogame. Vivono il proprio legame in coppia. Crescono la prole insieme e trascorrono le giornate in simbiosi, arredandole di attività da condividere, fianco a fianco.

Uno status quo, non tanto sessuale quanto, piuttosto, sociale. Maschio e femmina, in sintesi, danno corda ad un’unione salda, ma può succedere – e accade, di sovente – che si accoppino anche con altri partner, al di fuori della relazione vincolante. Matrimoni bianchi? Qualcosa di simile… di fatto somigliano, in più di un atteggiamento, a noi, esseri umani.

Così, il Gibbone, ad esempio, tipo alquanto solitario, dedito ad un esistenza in perenne ‘oscillazione’ tra un albero e l’altro, non è certo uno dalle mille liaisons. In una media di vita che va dai 35 ai 40 anni, maschio e femmina creano un rapporto tenace, mostrando una sorprendente parità, nel relazionarsi. Si prendono, insieme, cura dei propri cuccioli; si puliscono a vicenda e trascorrono parecchio tempo occupandosi, in maniera reciproca, l’uno dell’altra.

Oh, non crediate. Tradimenti e rotture sono dietro l’angolo ma, se non altro, sexting e appuntamenti online, ancora, nel loro mondo, non esistono.

Mai sentito parlare degli Schistosoma Mansoni? Trattasi, per l’esattezza, di parassiti piatti, che utilizzano le lumache di acqua dolce per raggiungere gli esseri umani. Una volta a contatto con l’epidermide, penetrano in profondità, tramite i follicoli piliferi, al fine di depositare larve che, dal sangue presente nel sistema linfatico e nei polmoni, traggano nutrimento.

Nel momento della migrazione in direzione del cuore, paradossalmente, inizia, anche la storia d’amore. O meglio, in senso più pratico, la ricerca del compagno/a. Le larve si accoppiano, in maniera completamente monogama, e viaggiano verso le vene mesenteriche, che drenano il sangue dall’intestino. All’unisono, raggiungono la maturità sessuale e arrivano a produrre fino a 300 uova al giorno. Meglio di un film…

Avete presente la nota formula: ‘finché morte non ci separi‘? Probabilmente, la conoscono bene i Lupi che, in natura, prendono a riprodursi, già all’età di due anni. Le coppie rafforzano il branco, grazie ad una nuova cucciolata, con scadenza annuale. E possono proseguire, in questo loro fare, fino ed oltre alla senescenza. Perennemente innamorati dell’idea dell’amore. Figli di una passione estrema, targata in bianco e nero.

Va detto, solo il 3% dei mammiferi è socialmente monogamo e, in questa percentuale, rientrano anche i Castori. Dopo l’accoppiamento, i roditori in questione si impegnano nel mantenimento della propria relazione, al pari dell’assiduità impiegata per edificare le loro dighe o le logge.

A differenza della maggior parte dei rettili, la Tiliqua rugosa dell’Australia ha occhi solo per un ‘consorte’. I maschi compiono una serie di mosse, compreso accarezzare e leccare le femmine, prima di accoppiarsi. E, va detto, il rito del corteggiamento richiede mesi. Una volta pronunciato il sì, tuttavia, la felicità può protrarsi per lunghi, lunghi anni.

Circa il 90% degli uccelli è socialmente monogamo. Certo, fedeli è un’altra cosa. Ciò non di meno, i Barbagianni si distinguono, tra le specie più attendibili. I maschi si danno da fare tramite versetti e topi morti portati in dono all’innamorata. In risposta, i suoni gracchianti emessi dalla femmina stanno ad indicare: “Sì, lo voglio”.

Relazioni a distanza? Difficili, ma non impossibili, se si tratta dell’Aquila testa bianca. Abituata a volare in solitaria, durante l’inverno e per la migrazione, si ricongiunge al partner, in vista della stagione riproduttiva. La maggior parte delle aquile si accoppia all’età di cinque anni e rimane vincolata per i 20 a seguire.

Sentite questa: i Pesci angelo francesi sono amanti, combattenti e aggressivi e fanno quasi tutto in coppia: cacciare, uscire nella barriera corallina e difendere il loro territorio. Che dire. Un bell’esempio a cui ispirarsi.

L’invertebrato più intelligente di tutti, di solito, tiene gli altri ad otto braccia di distanza. Ma quando è il momento di accoppiarsi, ecco che entra in gioco la monogamia. Più o meno. Nel senso che i Polpi hanno un’aspettativa di vita di circa 2 anni. Depongono, quindi, le uova una sola volta, per poi morire, poco dopo.

Discorso che vale per tutti, tranne che per… il polpo gigante del Pacifico, dotato della capacità di deporre più covate. Queste creature, diversamente dai loro simili, si accoppiano faccia a faccia, per un certo numero di volte e sembrano perfino scambiarsi effusioni, carezze. Addirittura, baci.

Come non riservare, infine, una menzione speciale ai Cigni? La devozione che il maschio mette nelle relazioni lascia davvero sbalorditi. Condivide, infatti, con la propria Lei financo l’incubazione delle uova. Roba d’altri tempi…

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