Reggiseno: fammi vedere quale mi sta meglio

Reggiseno: fammi vedere quale mi sta meglio

Chi c’è l’ha abbondante lo vorrebbe più piccolo. Chi lo considera scarso ambisce a taglie più corpose. Ci hanno detto che doveva entrare in una coppa di champagne. Poi ci hanno rimescolato le idee con Wonderbra. Ce lo hanno sfilato, poi rimesso e noi, sorta di bambole di carta, ci siamo fatte vestire e spogliare, silenziose, obbedienti perché, in fondo, eravamo ben coscienti dell’importanza dell’oggetto. E della necessità di indossarlo, non solo in quanto accessorio di comodità, ma nella veste di vero e proprio status sylmbol. E poi diciamocelo, ci piaceva. E ci piace. Lo consideriamo un’arma di seduzione, anche se poi – fateci caso – i maschi non vedono l’ora di togliercelo di dosso. Siamo più noi che amiamo rimiraci allo specchio, vestite di quest’unico elaborato di culto, riuscendo a trasportare, in questo modo, la fantasia dovunque…

Un indumento all’apparenza puramente funzionale, ma poi c’è chi non se ne separa neppure la notte. E, dalla versione basic, si è passati, nel tempo, ad elaborazioni sofisticatissime, senza comprendere che, in fin dei conti, non è il capo in sé a fare la differenza, bensì la testa di chi lo indossa.

Dunque, oggi impera… il gusto personale. I modelli disponibili sul mercato, del resto, sono infiniti. Eppure, oltre all’estetica, andrebbe considerata, nell’acquisto, anche la funzionalità di quanto stiamo per comprare.

QUELLO GIUSTO… PER CIASCUNA

  • Il reggiseno con ferretto è da considerarsi un must, capostipite delle tipologie in circolazione e ancora sul podio. Il motivo? E’ presto detto. Valorizza la scollatura, giacché offre un ottimo sostegno. Ma… perché il ma non manca mai… può, talvolta, risultare scomodo. A suo beneficio, va specificato che si declina secondo svariate interpretazioni: a balconcino, push-up e senza spalline.
  • Bando al ferretto, c’è chi al primo posto colloca la comodità. E sia. Largo al comfort, ma non a discapito del taglio, che ha da essere comunque strategico: il tessuto piuttosto spesso e l’uso corretto delle fasce laterali e sotto-seno fanno la differenza e permettono di scaricare correttamente il peso, con un occhio anche alla postura. Rientrano, pertanto, in questa categoria, la maggior parte dei reggiseni a triangolo, bralette, brassiere, reggiseni sportivi e persino alcuni push up.
  • Restando nell’ambito, quello senza cuciture, oltre a non irritare la pelle, vanta anche il merito di sapersi mimetizzare, anche sotto i tessuti più sottili e trasparenti.
  • Il reggiseno con coppe preformate mantiene la promessa di… un imbroglio. Ops! Di un seno arrotondato. L’assenza di cuciture sulle coppe e l’invisibilità sotto gli abiti ne rappresentano i plus, indiscutibili. Garantisce un sostegno efficace senza comprimere. E’, perciò, particolarmente adatto ai seni di medie dimensioni.
  • Le coppe imbottite sono alleate di chi, dotato di un seno modesto, desidera aumentarne il volume. Ideale, oltretutto, per rimodellare forme non più toniche.
  • Il gioco è similare poiché, nel reggiseno a balconcino, l’azione combinata delle spalline, posizionate piuttosto esterne e del ferretto, fa sì che lo scollo valorizzi il decolleté, con un effetto decisamente sensuale.
  • Imprescindibile sotto gli abiti che lasciano scoperte le spalle, il reggiseno senza spalline si caratterizza per le bande laterali, più o meno alte, evitando il rischio di scivolare e per la scollatura, più o meno profonda, adatta anche a scolli vertiginosi.
  • Pronunciamo push up e ringraziamo, nel frattempo, per questa magistrale opera di micro-ingegneria. Pochi centimetri, infatti, riescono a contenere imbottiture strategiche, che spingono il seno verso l’alto e verso l’interno. L’effetto è sensazionale. Linea arrotondata e, per chi lo desidera, una taglia in più.
  • Dire reggiseno adesivo vuol dire sfidare la forza di gravità. Significa mentire e farlo sfacciatamente, davanti agli occhi di tutti. E che soddisfazione… Composto da due coppe, in silicone (o anche in un tessuto morbido ed elastico, come il nylon), si caratterizza per invisibilità e aderenza. Non è da suggerirsi, tuttavia, a chi ha già un seno pronunciato.
  • Veniamo alla bralette. Coniuga, quest’ultima, le performance di un reggiseno con la comodità di un top. Disponibile in pizzo, microfibra, cotone, fibre tecniche, può assumere anche la forma del triangolo e del balconcino. Un capo che non sfigura né in palestra, nella rilettura sportiva, né – per le più audaci – sotto un blazer.
  • Le coppe sono abbondanti? La soluzione, allora, risiede nel minimizer che, in sé, contempla, oltre che ad un’esigenza estetica, anche al soddisfacimento di un requisito di praticità. Di fatto, grazie alla sua compressione delicata, alleggerisce il carico del seno sulla schiena.
  • Caratterizzato da una fascia larga, il corsetto o top bustier è un capo ‘mitologico’, in grado di valorizzare dalla scollatura al punto vita. L’ampiezza della fascia permette, in effetti, un sostegno particolarmente efficace. A seconda del modello e del tessuto, poi, può essere indossato anche come sotto-giacca.
  • Supporto e facilità di gestione, per l’emblema delle neomamme. Il reggiseno da allattamento consente di scoprire il seno facilmente, anche con una sola mano. Inoltre, grazie alle sue particolarità, è di aiuto nella prevenzione di eventuali smagliature e un alleato per la tonicità. Il consiglio è di acquistarlo solo poco prima del parto o, ancora meglio, dopo, quando inizierà la produzione di latte e la dimensione del seno, inevitabilmente, tenderà a cambiare.

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