Altro che patatine. Qui si friggono le fave…
Parlare di cucina povera significa, pure, rispolverare un tipo di alimentazione ricca di gusto. E, per trovare argomenti a favore, basta appena voltarsi indietro di qualche anno, andando a curiosare tra le abitudini dei nonni. Dunque, se per caso siete originari della Sicilia, non potete non aver, almeno, sentito parlare delle fave secche, fritte. Una pietanza senza dubbio dimenticata, ma che vale la pena riesumare dalla più antica tradizione.
In pratica i legumi, lasciati in ammollo per il tempo necessario, vengono tuffati nell’olio caldo. Diventano, in tal maniera, dorati e croccanti. Dopo di che, vengono conditi con erbette aromatiche. Dal momento che non si tratta di fave fresche, inoltre, la ricetta è valida tutto l’anno. Valide come aperitivo molto sfizioso da proporre agli amici, rappresentano uno snack ricco di gusto e anche nutriente.
D’altronde, come molti legumi, hanno costituito a lungo una fonte di sostentamento, fondamentale per le classi meno abbienti. La cosiddetta carne dei poveri, quella cioè che, una volta, sopperiva alla mancanza di materie prime costose. Facili da trasportare, accompagnavano i braccianti durante le lunghe giornate di lavoro.
Volendo collocarle territorialmente, si legano, in particolare, al Catanese, ai piedi dell’Etna, ma sono diffuse un po’ in tutta la regione.
Fave Fritte Siciliane
Ingredienti:
- 500 ml di olio di semi di arachide
- 500 gr di fave secche decorticate
- Origano
- Timo
- Maggiorana
- Paprika
- Peperoncino
- Sale
Procedimento:
Mettete, anzitutto, le fave in ammollo in acqua fredda, per almeno 12 ore. Il giorno seguente, scolatele bene, quindi sciacquatele a lungo sotto l’acqua corrente. Sistematele, poi, su un canovaccio asciutto e pulito, distanziandole tra loro.
Lasciatele asciugare all’aria, almeno per 3 ore. Quando i legumi saranno asciutti, sarà il momento di friggere.
Versate abbondante olio di semi in un tegame, alto e capiente. Una volta che l’olio sarà arrivato a temperatura, tuffatevi le fave, poche alla volta. Fatele dorare bene su ogni lato. Di seguito, scolatele con una schiumarola e mettetele su carta assorbente.
Conditele, mentre sono ancora calde. Piacevoli con l’aggiunta di spezie, risultano ottime anche soltanto salate.
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