Super Green Pass: in quattro e quattr’otto si riscrive l’Italia
Quarta ondata ‘vade retro‘. Dunque, terminata la seduta del Consiglio dei Ministri, si apre la strada al Super Green Pass, vale a dire a quell’insieme di misure, necessarie per contrastare l’ennesimo rigurgito del Covid. Si procede, pertanto e senza indugio, verso il nuovo certificato (la cui validità scende da 12 a 9 mesi), che prevede minori restrizioni per chi è vaccinato oppure è guarito dal contagio. Norme, che scatteranno già da lunedì 6 dicembre.
Maggiori limitazioni, al contrario, sono in previsione, per chi ha deciso di non sottoporsi alla somministrazione del siero che, nei fatti, si ritroverà estromesso da più di un’attività sociale e di svago. Stretta, peraltro, che non comprenderà solo le Regioni in cui i contagi sono in aumento.
Si puntualizza, in sostanza, il pugno di ferro per l’intero Stivale, senza discriminazioni per aree di colore, già in zona bianca. Tuttavia, per mezzo del tampone, si potrà comunque accedere al lavoro e ai servizi essenziali.
Il nuovo passaporto vaccinale – e questa è una novità – potrà essere richiesto anche dalle strutture alberghiere. I turisti in soggiorno, cioè, dovranno mostrare il personale lasciapassare. Non solo, è in studio pure l’obbligo del super green pass per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale.
Confermato (con lievi modifiche) il sistema a zone, ovvero l’idea varata dal secondo Governo Conte, che prevedeva restrizioni in base all’incidenza del virus e ai tassi di ospedalizzazione. Il meccanismo, in pratica, resta legato a strette ancora più incisive, laddove le circostanze lo richiedano.
Niente più chiusure, invece, per le zone gialle o arancioni, ma con accessi limitati ai soli possessori del tanto discusso foglio verde. Rimangono in atto le eventuali chiusure in zona rossa, valide per tutti ed altrettanti lockdown circoscritti, decisi – semmai – localmente, dai singoli amministratori.
Per quanto attiene all’obbligo vaccinale, attualmente previsto solo per il personale sanitario e delle Rsa, verrà esteso anche alle forze dell’ordine (l’intero comparto della sicurezza) e al personale scolastico. Dovere che, per queste due categorie professionali aggiuntive, è in aria di scattare, a partire da mercoledì 15 dicembre.
Si attende, poi, il via libera dell’Ema e dell’Aifa ai vaccini per i bambini dai 5 ai 12 anni; mentre, dal discorso, rimangono esclusi gli under 12.
Per quanto concerne le mascherine, restano inderogabili al chiuso. Diverso è se si rimane all’aperto, tranne se ci si trovi in zona gialla, anche per chi è provvisto di Green Pass.
In riferimento alla terza dose, infine, via libera, effettuabile dopo cinque mesi dalla somministrazione della seconda. “La dose di richiamo è cruciale per proteggere meglio noi e chi ci sta accanto“, ha ribadito Speranza.
Ora non resta che osservare gli eventi, tenendo conto, secondo saggio avviso del Governo, che ulteriori “chiusure generalizzate, dopo le vaccinazioni, non sarebbero sopportabili” e che “chi è vaccinato, deve andare incontro a minori restrizioni”.
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