Comodi sì, ma via la tuta, che qui l’imperativo è… chic!
Dunque dunque, ce la siamo goduta finora, convinti che rappresentasse il non plus ultra del comfort. Eppure, è giunto il momento di separarcene, almeno se vogliamo aderire a quanto ci suggerisce la Moda. Comodi, insomma, sì, ma basta con la tuta.
Dalla Gen X alla Z, i dati parlano chiaro. Si ritorna, cioè, a quel genere di capi che, per definizione, riconosciamo come sexy. Nell’epoca in cui, nostro malgrado, la maggior parte del tempo siamo costretti a trascorrerla tra le mura domestiche, concederci un lusso, anche banale, per assicurarci un riposo – o anche per lavorare, perché no? – da gran Signori diventa un modo niente affatto scontato per coccolarsi.
E cosa c’è, meglio della seta? Una carezza vellutata alla quale millennial e quanti al seguito hanno deciso, finalmente, di cedere. In sintesi, gli esperti ci raccontano dell’impennata delle ricerche di “lingerie lounge“, con un incremento registrato del 96%. Allo stesso modo, quelle in merito alle “vestaglie trasparenti” pare siano quintuplicate; per la voce “pigiami da uomo” si configura un raddoppio; mentre le “vestaglie seta” – dati alla mano – quantificano una ricerca 8 volte maggiore e il “completo da notte in raso” non meno del doppio.
Una vera e propria corsa a quegli indumenti idonei all’attività da casa ma che, se ben mixati con altri, si possono rieditare nel tempo libero.
E, di conseguenza, anche i marchi rinomati si adattano alle circostanze e alla volontà popolare. Dunque, Dolce&Gabbana e Prada, tanto per citare alcuni nomi, rinverdiscono le rispettive linee homewear, da indossare anche per uscire. Come se tutto questo celasse in sé, non detto ma evidentemente intuito, un desiderio di normalità.
Comfortwear – e come altro potremmo nominarlo? – che, non rinunciando alla praticità, strizzi l’occhio, pure, alla seduzione e alla piacevolezza dell’opulenza, in ogni occasione.
VISITA LA NOSTRA SEZIONE CONSIGLI E GUIDE
LEGGI ANCHE: Questa sì che è una… dolcevita